Anche sotto le cento torri, le attività commerciali al dettaglio e quelle del settore della ristorazione, in attesa di poter rialzare le serrande provano ad organizzarsi, tra igienizzanti, mascherine e linee guida da tenere sottobraccio, per cercare a riprendere la marcia in questa prolungata guerra contro il Coronavirus. L’obiettivo è cercare di farsi trovare pronti, pur in una situazione di incertezza, per  ripartire dopo un periodo obbligatorio con le serrande abbassate. Riapertura che stando alle parole del premier Conte, in attesa di ulteriori decreti governativi nero su bianco, sarebbe fissata per il 18 maggio per i negozi e il primo giugno per il settore ristorazione.

Fabiani - Di Sabatino

Sulla fase di preparazione alla riapertura da parte delle attività di ristorazione è Daniele Fabiani, presidente della Fipe Confcommercio a fare il punto della situazione. “Ci stiamo organizzando – sottolinea Fabiani – anche attraverso un confronto continuo, per il rispetto della distanza interpersonale di base definita dal decreto in vigore, che è quella di un metro. Ma c’è da capire bene come organizzarsi per una distanza tra le sedie. Anche se ci sono ancora molte perplessità e serve chiarezza. Così come si stanno valutando altri aspetti come l’utilizzo di mascherine da parte del personale, sperando che presto possa diventare inutile. Ci siamo già attivati anche con l’acquisto di igienizzanti che saranno disponibili anche in sala. Inoltre, stiamo cercando anche di capire come dovremo comportarci riguardo l’aspetto che prevede di poter far sedere nello stesso tavolo persone dello stesso nucleo familiare, mentre se sono colleghi o amici dovrebbero sedersi ad una distanza maggiore. Ma  come possiamo noi verificare la correttezza delle loro dichiarazioni?”.

 

Anche sul fronte dei negozi, in particolare quelli di abbigliamento, le attività ascolane si stanno organizzando per riaprire. “Per muoverci correttamente – spiega Marco Di Sabatino, dell’omonimo punto vendita e presidente dell’associazione di commercianti Wap – stiamo seguendo le indicazioni che ci arrivano da chi ha già riaperto i negozi per bambini. Noi ad esempio abbiamo quindi già acquistato le mascherine con il nostro marchio che oltre ad utilizzare noi le regaleremo anche ai nostri clienti. Inoltre, predisporremo gel disinfettanti all’ingresso dei locali e igienizzeremo il negozio due volte al giorno. Sarà consentita la presenza di personale in base alle metrature del punto vendita, quindi per i negozi più grandi potranno esserci più adetti e più clienti contemporaneamente, sempre mantenendo le distanze. Altro aspetto importante, nel settore abbigliamento, è quello dell’igienizzazione di tutti i capi che verranno indossati per la prova. Nel nostro negozio, come tanti altri, in linea con le grandi catene nazionali utilizzeremo costantemente le cosiddette “vaporelle” che servono per stirare le tende e risultano efficaci”.

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