L’Organo di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha approvato, nella riunione del 30 aprile scorso, il bilancio 2020 dell’ente.
Pur non essendo obbligata alla revisione legale del bilancio di esercizio, la Fondazione ha per la prima volta affidato l’incarico di svolgere la revisione contabile del bilancio ad un ente terzo indipendente, KPMG Spa, che ne ha attestato la conformità ai principi di revisione internazionale (ISA). Un ulteriore attestato della volontà di trasparenza dell’ente e di miglioramento continuodei propri standard qualitativi, che si aggiunge alla verifica che Rina Service Spa effettua sui principi di rendicontazione contenuti nel bilancio sociale, risultati anche quest’anno pienamente conformi alle linee guida AA1000AS (2008) Assurance Standard.
Il bilancio 2020 è disponibile sul sito internet della Fondazione www.fondazionecarisap.it.
La componente economico-finanziaria – Il 2020 rimarrà nella storia come l’anno della prima grande pandemia nell’era della globalizzazione, che ha segnato in modo forte anche i mercati. Dopo un 2019 in cui si è verificata una salita sincronizzata da parte di tutte le asset class, con dati record per la Fondazione che aveva registrato il miglior risultato di sempre nell’Avanzo di esercizio, nel 2020 il virus ha colto di sorpresa i mercati mandandoli in tilt.
Nondimeno, grazie alle avvedute scelte operate dagli Organi della Fondazione, il Patrimonio continua a crescere: € 276.799.436, oltre 2 milioni in più rispetto al 2019. Positivi anche i dati relativi ai Proventi (€ 14.925.954) e all’Avanzo di esercizio, pari € 7.142.620, che, seppure in calo di circa la metà rispetto allo straordinario risultato di oltre 14 milioni di euro raggiunto lo scorso anno, rappresenta comunque il quarto miglior risultato di sempre per la Fondazione.
Le Erogazioni deliberate nell’esercizio 2020 risultano inferiori rispetto al dato del precedente anno, ed ammontano a € 3.495.000, con un saldo negativo di € 1.575.000 (nel 2019 erano risultate pari a € 5.070.000). La voce Imposte, infine, si attesta con un valore pari ad € 2.374.717 con una riduzione di € 804.867 rispetto al consuntivo 2019; tale variazione è imputabile principalmente alla diminuzione del valore dei dividendi incassati nel corso dell’esercizio 2020. Notevole risulta l’incremento delle risorse per i fondi erogativi che potranno rendersi disponibili per gli interventi a beneficio della comunità.
La componente sociale – Naturalmente, essendo l’esercizio rendicontato il primo a valere sul Piano pluriennale 2020–2022, non risulta possibile quantificare la componente di produttività sociale, poiché la Fondazione lavora, com’è noto, sulla base di piani strategici pluriennali e le attività progettuali – ad eccezione degli interventi sociosanitari – al 31 dicembre 2020 erano ovviamente in fase di avvio.
Nel settore Salute pubblica, il Consiglio di amministrazione nel 2020 ha investito complessivamente € 900.000 sia sul fronte dell’assistenza domiciliare con l’approvazione di un progetto di rete tra organizzazioni di Terzo settore specializzate ed ente pubblico, finalizzato al coordinamento dell’Assistenza domiciliare a malati oncologici e terminali, sia, soprattutto, sul fronte degli Interventi a sostegno degli operatori sanitariimpegnati nel fronteggiare lo sviluppo del contagio da Covid-19. Grazie alla cabina di regia con la direzione sanitaria, sono stati acquistati dalla Fondazione attrezzature sia per il presidio ospedaliero di Ascoli Piceno (macchinario TAC), sia per quello di San Benedetto del Tronto (macchinario per la circolazione extracorporea), sia per l’ospedale di Amandola (ventilatori, monitor multipara metrici, letti elettrici). Sono stati inoltre acquistati e donati dispositivi di protezione per il personale sanitario e di prevenzione (89.220 dispositivi di protezione facciale, 42.000 guanti in nitrile, 19.500 tamponi antigenici rapidi).
Per quanto riguarda il settore Educazione, istruzione e formazione è stato emanato l’Avviso per la presentazione di progetti denominato “Comunità Educanti”, scaduto il 30 aprile 2021, che mette a disposizione € 340.000 per il potenziamento della didattica e delle attività educative; è stato approvato il progetto strategico da realizzarsi con l’Università Politecnica delle Marche denominato che lavorerà per proporre innovazione a beneficio del Terzo settore attraverso attività di studio, ricerca, consulenza e assistenza.
Nell’ambito Volontariato, filantropia e beneficenza il Consiglio, oltre ad assicurare sostegno a Bottega del Terzo settore, sempre più punto di riferimento del non profit non solo a livello locale, ha approvato gli interventi frutto di coprogettazione con gli enti pubblici locali e con le organizzazioni di Terzo settore sia nell’ambito del contrasto alla povertà economica e sociale con il progetto “Terra Solidale”, sia nell’ambito della formazione e dell’inserimento lavorativo delle persone disabili con l’avvio dell’accademia “Avverabile”, frutto, anche in questo caso, di un lavoro coprogettazione tra organizzazioni specializzate ed enti pubblici. Per l’empowerment degli Enti del Terzo settore, ancora troppo fragili e legati al ciclo di vita dei progetti, la Fondazione ha emanato l’Avviso per la presentazione di progetti “Più uniti e quindi più sostenibili”, scaduto il 30 aprile scorso. In questo caso sono messi a disposizione del non profit € 550.000 per accompagnare nel loro percorso verso la sostenibilità, per un periodo massimo di due anni, le organizzazioni di Terzo settore in grado di definire chiari e fattibili obiettivi di miglioramentoorganizzativo.
Sul fronte dello Sviluppo economico si è inteso dare impulso all’economia locale attraverso il sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese. L’obiettivo è supportare, tramite la Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte e lo strumento del Microcredito, le aziende del territorio con una disponibilità complessiva di microcredito pari a due milioni di euro. Per il potenziamento del tessuto economico ed imprenditoriale delle zone interne, inoltre, la Fondazione contribuirà alla nascita di nuove realtà imprenditoriali giovanili, al consolidamento di quelle esistenti, e alla nascita di reti fra le imprese del territorio appenninico, grazie al Progetto Appennino promosso insieme a Fondazione Garrone.
Il settore Arte, attività e beni culturali è senza dubbio quello che più ha risentito, per ovvie ragioni, delle conseguenze della pandemia. Nonostante ciò, la Fondazione ha sostenuto Eventi e manifestazioni che si sono potuti realizzare in sicurezza e nel pieno rispetto della normativa vigente, e ha dato il via, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, all’ampio progetto di ammodernamento della Segnaletica monumentale nei Comuni di riferimento.
Complessivamente, sono 75 i nuovi progetti avviati nel corso del 2020, e 96 i progetti rendicontati a saldo, ossia conclusi.
“Il 2020 – ha spiegato il Presidente Galeati – ha drammaticamente accresciuto in tutti noi la consapevolezza che non è possibile agire da soli, in modo frammentato. Su questa certezza la Fondazione ha costruito il Piano triennale vigente: non solo per fare fronte alle emergenze, ma per disegnare una visione credibile di sviluppo, non c’è altra strada che quella della condivisione, tra tutti gli attori pubblici e privati del territorio, di priorità, obiettivi, strumenti e risorse. Sappiamo che questo comporta un aggravio di responsabilità per la Fondazione. Coprogettare, cogestire, cercare e trovare nuove risorse per il territorio stanno richiedendo per la Fondazione un notevolesforzo gestionale ed organizzativo. Siamo altresì consapevoli che, già a partire dall’estate, questo sforzo produrrà un impatto ancor più significativo sulla qualità della vita della nostra comunità, con risultati sorprendenti. Un plauso credo debba andare agli Organi che, nonostante le asprezze del contesto, hanno assicuratouna eccellente attività istituzionale, ottenendo risultati positivi anche in ambito economico finanziario”.