Rintracciato e identificato dalle Volanti della polizia a Porto Sant’Elpidio un 30enne magrebino ritenuto l’autore di un’aggressione (minacce e percosse), il 24 agosto scorso a Lido Tre Archi di Fermo, ai danni di una donna torinese in vacanza sulla costa fermana: l’aveva accusata di averlo fotografato e l’aveva colpita con un pugno sul volto, causandole traumi per i quali è stata assistita in ospedale. L’uomo, irregolare in Italia e gravato da diversi decreti di espulsione nel Nord Italia e nelle Marche, risulta avere precedenti per furti in Emilia Romagna e nelle Marche, in particolare nel Fermano (furti in abitazione, su auto, con destrezza e talvolta degenerati in rapina per la legittima resistenza della vittime). Dopo essere stato accompagnato in Questura, il 30enne è stato trasferito nella notte in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) del Nord Italia in attesa di essere rimpatriato. Quando è stato rintracciato, l’uomo aveva con sé un cacciavite e un coltello a scatto che, secondo gli investigatori, sarebbero stati utilizzati per forzare porte di abitazioni e portiere di veicoli ma potenzialmente anche per minacciare le sue vittime. Dopo aver peregrinato per l’Italia, si era stabilito da qualche mese nel quartiere di Lido Tre Archi, contando sul supporto di alcuni connazionali che lo utilizzavano come manodopera per i loro interessi illeciti e che gli fornivano protezione. I poliziotti lo avevano rintracciato lo stesso giorno dell’aggressione alla turista ma era riuscito a fuggire, agevolato da un cittadino nordafricano sottoposto alla sorveglianza speciale e da un gruppo di connazionali (tre erano stati arrestati in flagranza) che aveva aggredito gli agenti.