arengo5L’Arengo si appresta ad attivare i primi redditi di civiltà in città. E’ stata, infatti, definita, dopo un avviso pubblico per la presentazione delle domande, la graduatoria che vedrà 20 persone, con i requisiti previsti, che potranno beneficiare del sostegno economico voluto dall’Arengo su indirizzo del sindaco Fioravanti in condivisione con l’assessore alle politiche sociali Brugni. Le persone inserite nei primi 20 posti dell’elenco, in base agli specifici parametri previsti, percepiranno 400 euro al mese per 6 mesi, con un impegno di 18 ore settimanali svolgendo attività a beneficio della comunità. In totale, le domande pervenute erano state complessivamente 43, di cui 29 ammesse in graduatoria (di cui le prime 20 selezionate) e 14 non ammesse per mancanza di requisiti. Quello del reddito di civiltà è un progetto  redatto dai Servizi sociali del Comune che, tra l’altro, si occuperanno della presa in carico dei beneficiari. Per stilare la graduatoria dei beneficiari, sono stati individuati criteri importanti . Nello specifico, potevano presentare la domanda i cittadini residenti in città di età non superiore a 65 anni, disoccupati, che non percepiscano assicurazione sociale per l’impiego o altri ammortizzatori sociali erogati in caso di disoccupazione involontaria, né siano titolari di trattamenti pensionistici o assistenziali, con un Isee pari o inferiore a 13.500 euro e che abbiano cessato un’attività lavorativa per motivi differenti dalla  giusta causa o dimissioni volontarie.  I punteggi per la graduatoria riguardavano vari parametri, tra cui priorità per il reddito più basso, secondo fasce che vanno da 0 a 13.500 euro annui; punti in base alla presenza di figli minori o iscritti all’Università ma anche in caso di mutuo da pagare per acquisto o ristrutturazione della prima casa. Così come punti sono stati accreditati in presenza di certificazione di invalidità inferiore al 67% e anche in base all’anzianità di disoccupazione. I progetti personalizzati per i beneficiari del reddito di civiltà si svolgeranno all’interno delle strutture comunali o comunque anche in aziende private o associazioni.

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