Armando Marconi Coldiretti Produzione in calo ma l’olio nuovo sarà di grandissima qualità. Lo dice Coldiretti Ascoli Fermo che nel pieno della campagna olivicola fa una prima stima sulla raccolta dell’oro verde avviata almeno un paio di settimane in anticipo rispetto alle date canoniche. Questo a causa del gran caldo estivo e della siccità, condizioni climatiche che se da una parte hanno mantenuto le piante al riparo da mosca e altri parassiti, dall’altro hanno inciso sullo sviluppo vegetativo delle piante. La raccolta dovrebbe attestarsi su un 15/20% in meno rispetto allo scorso anno. Migliori rese, ad ogni modo, conterranno i cali produttivi di olio. Merito anche delle piogge di settembre: se in altre province hanno portato morte e distruzione, tra Fermo e Ascoli sono state benefiche e hanno contribuito a limitare i danni. Nelle provincie di Ascoli e Fermo si concentra quasi il 40% della produzione regionale di olio. Parliamo di oltre 1.400 tonnellate di olio (664 ad Ascoli e 749 a Fermo, secondo i dati Ismea) prodotto in una 60ina di frantoi attivi (sui 160 regionali). Un prodotto di altissima qualità che vale, dato regionale, circa 15,5 milioni di euro e che ha un potenziale che parla di natura, paesaggi e gusto. “Proprio per questo – spiega Armando Marconi, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo – attendiamo dalla Regione Marche, sulla scia delle nuove leggi sulle attività agrituristiche, sull’enoturismo e sul pescaturismo, anche disposizioni sull’oleoturismo. L’obiettivo è quello di dare più possibilità alle aziende agricole maggiori possibilità di aprirsi ai visitatori tra iniziative e degustazioni”. Con la possibilità anche di attirare visitatori stranieri visto che l’export vale 2 milioni con la maggior parte che viaggia verso gli Stati Uniti, seguiti nella classifica dei migliori acquirenti da Germania, Giappone, Austria e Regno Unito. Un protagonista assoluto della Dieta Mediterranea sotto attacco su più fronti tra cambiamenti climatici, rincari energetici ed etichettature a semaforo che vorrebbero far passare un vero e proprio elisir di lunga vita per un alimento nocivo per la salute umana calcolando in mondo fuorviante la presenza di determinate sostanze su 100 grammi di prodotti e finendo così per sconsigliare l’olio extravergine e dare invece via libera a bevande gassate dietetiche con sostanze artificiali e di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

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