Il Consorzio di tutela e valorizzazione dell’oliva ascolana del Piceno dop, quale unico soggetto che ha l’incarico dal Ministero dell’agricoltura di tutelare e soprattutto di valorizzare la denominazione d’origine protetta dop ‘Oliva ascolana del Piceno” (che comprende sia l’oliva in salamoia che la celeberrima oliva ripiena), sarà presente nella giornata del primo maggio in piazza Arringo ad Ascoli, nello spazio istituzionale messo a disposizione dalla Camera di commercio. L’Unione europea ha attribuito nel 2005 il più alto marchio d’origine di tutela giuridica della qualità alimentare – la dop – in ragione del nesso indissolubile tra la coltivazione olivicola della varietà “ascolana tenera” – nell’ampia area del disciplinare che da Ascoli si estende fino a Fermo e Teramo – e l’eccellenza del prodotto gastronomico. Orientare la produzione agricola nell’area del disciplinare all’impianto della varietà olivicola “ascolana tenera” e alla successiva certificazione come dop delle piante è scelta utile per creare nuova occupazione “non delocalizzabile”. Il Consorzio ne è fortemente convinto e si mette a disposizione per spiegare tutte le opportunità ad agricoltori e cittadini. Negli ultimi giorni, il Consorzio – fondato da Lorenz Cafè, Oleificio Silvestri Rosina, Cooperativa Case Rosse, Migliori, Gregori, Tempera, Macelleria Clerici, Eccellenze Ascolane, La Bottega di Bruno, il Boschetto, Laura Pisciella e Isolina Croci – ha deliberato con piacere l’ingresso come nuovi consorziati della ditta di allevatori Quaresima di Talamonti e della gastronomia-pasta all’uovo “La Madia” di Roberta Fedi.