Bracciante agricolo minaccia il datore di lavoro, denunciato

I carabinieri della stazione di Castignano, a conclusione di una indagine condotta con appostamenti, servizi di osservazione e pedinamenti, nel pomeriggio di sabato scorso,  hanno deferito a piede libero un giovane cittadino albanese, perché ritenuto responsabile del reato di estorsione.

Il giovane era infatti stato assunto, da circa un mese, come bracciante agricolo stagionale, impegnato nella trebbiatura del grano. Alcune settimane fa, quest’ultimo, dapprima con minacce telefoniche e poi recandosi di persona, aveva iniziato a minacciare il datore di lavoro affinché assumesse anche la moglie.

I toni si sono fatti via via sempre più esasperanti e pressanti, nonostante il titolare avesse sempre trattato con rispetto ed educazione il bracciante, senza però promettere nulla in merito all’assunzione della moglie che, senza una ragione precisa, l’albanese riteneva quasi un atto dovuto. Probabilmente proprio i modi educati e civili del datore di lavoro avevano ingenerato nell’albanese una sensazione di familiarità tali da fargli credere che anche la famiglia potesse essere assunta.

Tuttavia, la reazione violenta e minacciosa non poteva trovare alcuna giustificazione, nè tantomeno rischiare di stravolgere la vita quotidiana del centro castignanese.

In sede successiva le risultanze investigative prodotte, tra le quali un gran numero di messaggi telefonici dai toni minacciosi nonché registrazioni di telefonate da parte della vittima, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di acclarare le responsabilità del giovane.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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