Quando l’avvio della bonifica dell’area ex Carbon sembra ormai dietro l’angolo, arrivano le osservazioni della Provincia sul programma di riqualificazione della zona adottato dall’Arengo per sbloccare il cantiere. Prescrizioni e i paletti indicati attraverso la determina del Settore pianificazione territoriale di Palazzo San Filippo. E fra le osservazioni che ora finiranno all’attenzione del Comune, per le controdeduzioni, c’è anche la richiesta di una riduzione da 20 a 10 anni della convenzione con la Restart, ovvero la società proprietaria dell’area che dovrà effettuare tutti gli interventi per la riconversione. Convenzione che dovrà essere firmata subito dopo la conclusione dell’iter urbanistico in corso. Un ostacolo tecnico-burocratico “last minute” che emerge proprio mentre si sta già programmando l’intervento di bonifica previsto per gennaio 2019. Ma che, con una riduzione a 10 anni come richiesto, considerando i circa 4 anni per la sola bonifica, renderebbe improbabile il completamento di tutto il programma degli interventi previsti. Ma, trattandosi di osservazioni, la decisione resterà comunque nelle mani dell’Amministrazione comunale.
Secondo gli uffici tecnici della Provincia, dunque, il periodo di validità della convenzione tra Arengo e Restart «si ritiene debba essere stabilito pari a 10 anni e non 20 anni come previsto all’articolo 5 dello schema di convenzione, in quanto trattasi di convenzione di un piano avente valore di Piano particolareggiato la cui durata è di 10 anni» e si fa riferimento a normative specifiche. Una posizione che, comunque, tenendo conto dei 4 anni necessari per bonificare l’area, a Restart resterebbero soltanto 6 anni per completare tutti gli interventi programmati. Poi gli uffici provinciali aggiungono altre osservazioni tecniche che prevedono aggiustamenti, come ad esempio la definizione formale della quantità minima di parcheggi pubblici a raso, la richiesta di riferimenti espliciti nello schema di convenzione rispetto l’asilo da realizzare e qualche altro appunto.