Contributi del terremoto revocati, cittadino si rivolge al Tribunale contro l’Arengo

Ora si rivolge al Tribunale un cittadino ascolano che si è visto revocare dall’Arengo il Cas (il famoso contributo di autonoma sistemazione) e chiede l’annullamento del provvedimento e della restituzione delle somme già percepite proprio in relazione al contributo per le abitazioni inagibili. E’ questo un ulteriore risvolto dell’indagine avviata sui presunti furbetti che avrebbero approfittato dei Cas non avendone diritto. C’è, infatti, chi nel calderone si ritiene ingiustamente privato di quel diritto al contributo ed ora si muove anche per le vie legali. E se c’era già stato un altro ricorso in tal senso, ma indirizzato al Tar e respinto per mancanza di competenza giurisdizionale, ora qualcun altro prova a recuperare il diritto al contributo  attraverso il Tribunale.

 

E’ stato formalizzato all’Arengo, che ora ha deciso di costituirsi in giudizio, il ricorso promosso davanti al Tribunale di Ascoli di uno dei beneficiari di contributi di autonoma sistemazione che ora chiede l’annullamento del provvedimento di revoca del contributo stesso disposto dal Comune, ma anche l’accertamento del diritto al contributo di autonoma sistemazione e a trattenere le somme percepite finora, pari a circa 12 mila euro, oltre al pagamento degli importi maturati dal mese di febbraio 2018.  Il provvedimento di revoca dell’Arengo era stato disposto nello scorso mese di maggio, proprio a seguito del completamento delle verifiche su alcune situazioni che riguardavano complessivamente circa 100 persone, delle quali poi 75 sono state ritenute non legittimate ad ottenere il Cas. A seguito dell’esame delle controdeduzioni, di fronte alle contestazioni del Settore politiche sociali dell’Arengo, nel caso specifico del ricorrente si procedeva con la revoca del contributo per «accertata insussistenza dei presupposti previsti dalla legge con riferimento all’utilizzo continuativo e abituale dell’immobile dichiarato inagibile a causa del sisma». In pratica, si contestava di aver continuato abitualmente ad utilizzare l’immobile dichiarato inagibile. A quel punto, il cittadino ha deciso di controbattere alla decisione dell’Arengo citando l’ente in giudizio davanti al Tribunale di Ascoli.

 

Nello specifico, il ricorrente chiede al Tribunale innanzitutto l’annullamento del provvedimento di revoca del contributo di autonoma sistemazione; inoltre, l’accertamento del diritto al contributo di autonoma sistemazione; l’accertamento del diritto a trattenere la somma percepita di  11.933,99 euro;  il pagamento degli importi maturati a titolo di Cas da febbraio 2018 ad oggi oltre gli interessi legali. L’Arengo, come detto, ribadita la propria posizione reputandola corretta e legittima, si è costituito in giudizio. L’udienza è stata fissata per la fine di gennaio 2019. E l’ultima parola, su questo primo ricorso al Tribunale relativo alla revoca del contributo di autonoma sistemazione, spetterà al giudice.

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