Il candidato sindaco del centrodestra, Marco Fioravanti, interviene con un comunicato per sottolineare, dal suo punto di vista, l’importanza della coalizione unita alle prossime elezioni.
“La scelta del tavolo nazionale – afferma Fioravanti – di fatto ha sintetizzato tante azioni svolte insieme sul territorio da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega: lavoro e nuova occupazione, rilancio del centro storico, velocizzare la ricostruzione post sisma e la strenua difesa dell’ospedale Mazzoni per quanto concerne la sanità. Voglio, con umiltà e grande attenzione all’ascolto, ringraziare il tavolo nazionale che mi ha scelto per guidare il centrodestra unito verso una nuova conquista del Comune di Ascoli Piceno: un capoluogo che potrà avere con la nostra spinta innovativa una vittoria a dispetto della polverizzazione politica che non produce mai progetti capaci di incidere sulla sicurezza sociale legata alla creazione di nuova occupazione, serenità nelle famiglie e più fiducia nei giovani. La scelta della mia candidatura mi gratifica e nello stesso tempo mi rende consapevole della grande responsabilità che questo ruolo comporta. Trovo forza per l’impegno che mi attende dal fatto che il tavolo nazionale ha comunque tradotto le attività dei nostri gruppi dirigenti a livello territoriale, di tutti i consiglieri di maggioranza che stavano già parlando di metodo condiviso per rendere concreta quella spinta innovativa senza la quale Ascoli Piceno non può uscire dallo stallo determinato da una crisi strutturale aggravata dal sisma. In settimana ci presenteremo alla stampa e alla città con tutti i partiti uniti, le liste civiche e i cittadini che vorranno partecipare a rilanciare la nostra splendida Ascoli. Inviteremo i coordinatori regionali dei tre partiti, i consiglieri regionali del territorio, il Sindaco, gli assessori ed i consiglieri comunali di maggioranza di centro destra del Comune di Ascoli Piceno. La nostra unità, al di là delle bandiere, è sempre stata la vera forza della nostra coalizione, ad Ascoli come nel resto d’Italia. Non un uomo vince ma un gruppo di persone che credono e lavorano per il bene comune”.