Al Del Duca si lavora per smontare la gradinata mobile che per quasi due anni ha ospitato i tifosi bianconeri “orfani” della storica curva Sud, ma nel frattempo Arengo e Ascoli Calcio lavorano in piena sintonia per portare avanti il discorso di una vera e propria “rigenerazione” dello stadio Del Duca, anche in prospettiva futura. E come conferma il sindaco, Marco Fioravanti, già nei prossimi giorni è previsto un incontro operativo tra Arengo (con il sindaco stesso e l’assessore Stallone) e i vertici della società bianconera per ragionare sui prossimi passi da compiere, senza esitazioni: dalla demolizione della curva sud fino al successivo progetto per la ricostruzione della nuova curva. Avanti tutta, dunque. Così come si andrà avanti, ma con uno slittamento definito sulla base degli studi progettuali e delle relative tempistiche, per il prolungamento della tribuna ovest verso il terreno di gioco (inglobando le panchine e creando alle loro spalle degli sky-box destinati a potenziali sponsor) con un notevole impatto positivo anche a livello di immagine. Questo intervento, per non creare problemi al normale svolgimento delle gare di campionato, slitterà a maggio 2020, quindi a conclusione della nuova stagione sportiva.
Con lo smontaggio della gradinata mobile avviato proprio nel pomeriggio di lunedì scorso alla presenza dello stesso sindaco Fioravanti, si apre la fase di ulteriore rigenerazione – dopo il tanto atteso taglio del nastro della tribuna est – dello stadio Del Duca. A questo punto, Arengo e Ascoli, mettendosi subito attorno al tavolo, dovranno definire l’iter e le modalità per poter procedere con la demolizione di quella curva sud che, comunque, è prevista entro l’estate. Poi, per la successiva ricostruzione, il confronto servirà per capire quale strada percorrere per gli eventuali finanziamenti da mettere in campo.
Anche il progetto della società bianconera di andare a realizzare un vero e proprio quartier generale bello ed efficiente, ottimizzato per le esigenze della squadra e di tutto ciò che ruota attorno, con il possibile utilizzo di Villa Sgariglia (facendo dell’Ascoli Calcio la prima società bianconera con una struttura logistico-ricettivo-sportiva ricreata inglobando una suggestiva dimora ereditata dalla Storia) sarà al centro del confronto con l’Amministrazione comunale, considerando che l’Arengo dovrà innanzitutto procedere con un cambio di destinazione a livello urbanistico.