Il consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani, interviene sulla spinosa questione del personale per il personale impiegato attualmente nei Comuni e negli uffici speciali per la ricostruzione a seguito del terremoto.
“Il DL Sisma è stato approvato dal Parlamento con l’impegno da parte del Governo di convocare celermente, presso il Ministero della Pubblica Amministrazione, un tavolo per il riordino del personale attualmente in servizio nei Comuni e negli USR Regionali. Ad oggi – denuncia il Vice Presidente del Consiglio regionale delle Marche Piero Celani (Fi) – sono state fatte tante promesse e zero fatti. La Regione Marche non può restare silente, per questo ho presentato oggi una specifica mozione sul tema in modo da impegnare formalmente anche l’esecutivo regionale e il Presidente Ceriscioli che, dopo alcune prese di posizioni condivisibili in contrapposizione al suo stesso partito, ora è tornato sui temi del sisma a latitare.
La ricostruzione è paralizzata oltre che per l’assenza di norme speciali anche e soprattutto per la gestione precaria del personale coinvolto. In molti Comuni stanno scadendo i 36 mesi di contratto a tempo determinato per il personale che si è formato sul campo in questi tre anni. È assurdo che ora i sindaci debbano fare nuovi concorsi per reclutare nuovo personale (nuovamente da formare) perché l’esecutivo giallo rosso non è capace di affrontare con coraggio e pragmaticità il tema.
È chiaro a tutti ormai, che i territori dell’entroterra coinvolti dal terremoto torneranno alla normalità forse tra 15/20 anni: c’e quindi urgenza di avviare un processo di stabilizzazione del personale anche ampliando le attuali piante organiche a tempo indeterminato dei piccoli Comuni oppure consentendo alle Regioni di stabilizzare, detto personale, per poi comandarlo nei Comuni terremotati.
Il Ministro della PA, Fabiana Dadone, mantenga la promessa e si attivi con urgenza per dare risposte alle comunità distrutte dal terremoto”.