Poco fa il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, ha inviato una mail al presidente della Regione Luca Ceriscioli per chiedergli di emanare un’ordinanza regionale che preveda l’obbligo di isolamento domiciliare per tutti coloro che sono transitati o hanno sostato nelle ultime due settimane nelle zone “arancioni” della Lombardia e nelle province indicate nel decreto governativo.
“Egregio presidente, – scrive Fioravanti – visti i recenti sviluppi legati all’emergenza Coronavirus e in considerazione del decreto firmato in data odierna dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, sono ufficialmente a chiederle di provvedere a emanare un’ordinanza regionale che preveda l’obbligo di isolamento domiciliare per tutti coloro che sono transitati o hanno sostato nelle ultime due settimane nelle zone arancioni della regione Lombardia e/o nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
Mai come in questa occasione è necessario un suo tempestivo intervento, servono misure urgenti, tempestive ed efficaci per contrastare il possibile dilagare di contagi legati al nuovo Coronavirus.
Come sindaco della città di Ascoli Piceno ho tempestivamente provveduto a informare la cittadinanza della necessità, da parte di coloro che hanno sostato o transitato nelle aree interessate dal nuovo decreto, di comunicate al proprio medico di famiglia o alla Asl competente tale circostanza, così da prevenire il rischio di un possibile contagio da Coronavirus. Ma sono altresì convinto che sia fondamentale una sua ordinanza regionale che possa dare ulteriore forza all’azione dei sindaci e che sancisca l’obbligo di isolamento domiciliare per tali individui. E’ in questo modo che tutta la comunità marchigiana potrà sentire la vicinanza delle Amministrazioni che la governano. E’ in questo modo che – insieme – riusciremo a circoscrivere il rischio di possibili contagi nell’intero territorio della Regione Marche”.