Nei giorni scorsi ci è arrivata l’ennesima segnalazione da parte di genitori con figli in età scolare riguardo alcuni pubblici esercizi che somministrerebbero alcolici a minorenni. Già in passato avevamo portato alla luce questo grave problema. Tempo fa un ragazzo di 16 anni, dopo una sabato sera movimentato, era finito all’ospedale in coma etilico. Ed facile incontrare molti ragazzi nei week end in evidente stato di ebbrezza. E’ un fenomeno che, comunque, preoccupa. Dalle statistiche la piaga dell’alcol spesso tenuta in secondo piano può creare seri problemi. Ragazzi e ragazze si riuniscono in qualche locale pubblico ed ordinano degli “shortini” con rhum e pera, oppure tequila, grappe e vodka e tra le sedicenni ci segnalano vada di moda bere l’assenzio. Spesso sia i vigili urbani o anche le forze dell’ordine girano per controlli ma alcuni minorenni aggirano l’ostacolo grazie a dei ragazzi maggiorenni che ordinano i superalcolici per loro. Nell’era dei social network non poteva mancare il post sui profili instagram. I ragazzi mettono in bella mostra vassoi con i vari liquori per poi vantarsi con i propri followers (seppure in modalità “privato”). Non siamo nell’era del proibizionismo, ma tutti, ovviamente inclusi i gestori dei locali, devono cercare di tutelare al salute dei ragazzi che non hanno ancora compiuto la maggiore età.