Nel Piceno oltre 1500 nuclei familiari in meno hanno percepito il reddito di cittadinanza nello scorso mese di febbraio rispetto a gennaio. Si è passati, infatti, dai 4.997 beneficiari del sostegno economico a gennaio, in provincia di Ascoli, ai 3.460 attuali. E’ questo il dato elaborato dal sindacalista Guido Bianchini della Uil di Ascoli, sulla base dei prospetti Inps. Ed emerge che a febbraio, a fronte anche di nuove richieste del sostegno, “tra gennaio e febbraio 2021, è stato revocato il beneficio a oltre 2.000 nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso”. Ciò è accaduto anche per il fatto che entro il 31 gennaio, per continuare a percepire il reddito di cittadinanza, era necessario presentare una dichiarazione sostitutiva unica. Sono in calo, dunque, anche le famiglie che hanno bisogno di questo supporto economico mensile, ma contro emerge che – come evidenzia lo stesso Bianchini – il 33% delle revoche è dovuto al fatto che i percettori del beneficio avevano intestata un’auto, come risultato da controlli attraverso l’Aci, e questo ha inciso sulla concessione del sostegno, pur in presenza di condizioni economiche deficitarie. Mentre per il 20% dei casi si sono riscontrate – a seguito di verifiche – dichiarazioni non conformi riguardo al patrimonio mobiliare e per il 18% relative a redditi da attività lavorativa. Infine, ovviamente, ci sono anche revoche dovute alla mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva unica.
“Tra gennaio e febbraio 2021, – afferma Guido Bianchini della Uil dopo aver analizzato i dati – è stato revocato il beneficio a oltre 2.000 nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso: la causa prevalente di revoca (33%) è stata la titolarità di autoveicoli o motoveicoli da parte di qualche componente del nucleo, chiaro effetto dei controlli generati grazie alla convenzione attivata da Inps con Aci. Altre cause di revoca sono state le dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare (20%) e ai redditi da attività lavorativa (18%). Comunque, Questo calo dipende anche dall’aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica, indispensabile per poter proseguire con l’erogazione del beneficio, che può essere stata presentata in ritardo o aver provocato la decadenza del beneficio. Ma in caso di mancata presentazione si può rimediare, ad esempio rivolgendosi al patronato e Caf della UIL di Ascoli, per la regolarizzazione, poiché il reddito di cittadinanza viene solo sospeso fino a quando non si rinnova l’Isee 2021”.