L’Arengo e la curatela fallimentare della vecchia società Ascoli calcio hanno trovato, dopo tre lunghe vertenze legali in essere, un accordo transattivo. Una soluzione che prevede l’azzeramento dei rispettivi crediti vantati e rivendicati nel corso degli anni e la vendita all’asta – da parte del Comune – di parte degli appartamenti di corso Vittorio Emanuele (il lotto A, che include anche i locali che attualmente ospitano anche la sede dell’Ascoli calcio) per poi versare la somma incassata alla curatela fallimentare. Nello specifico, la curatela rivendicava nei confronti del Comune, sulla scorta di una delle vertenze aperte, una somma complessiva di 1,4 milioni di euro circa per interventi di straordinaria manutenzione allo stadio Del Duca. L’Arengo, invece, nel frattempo si era insinuato nel fallimento con un credito ammesso al passivo pari a 744mila euro circa. Ma ora è arrivata la decisione di chiudere definitivamente tutte le vertenze con una transazione che. come detto prevede l’azzeramento di ogni pretesa e trovando un accordo specifico sulla questione degli appartamenti di corso Vittorio Emanuele del valore complessivo di circa 800mila euro che vengono riconosciuti di proprietà dell’Arengo, ma con l’obbligo dell’ente di venderne una parte, il lotto A, per un valore di circa 402mila euro, per poi versare la somma incassata alla curatela fallimentare.