La costa dei Guai: il lato oscuro del Piceno, iniziativa realizzata tra i Comuni di Venarotta, Palmiano e Force, nell’ambito del festival Marchestorie, ha riscosso un grande successo di pubblico.
Il festival, frutto di un intenso studio e di una meticolosa ricerca archivistica, ha fatto rivivere lo scorso fine settimana (17, 18 e 19 ottobre) gli avvenimenti che hanno caratterizzato un lato più oscuro e per certi versi nascosto della Costa dei Guai, attualmente strada provinciale che collega Ascoli a Force. Le storie che sono tornate a vivere sono state, tra le altre, quella di Anna, ragazza morta suicida nel torrente Chiaro in giovane età, la cui vicenda ricorda tanto la Marinella di De André, ma anche quelle dellabanda Tondi, del famoso Sciabolone e di altri personaggi di strada che sarebbe stato possibile incontrate in un ipotetico viaggio in queste zone secoli fa.
Al di là dell’escursione spettacolarizzata, che ha registrato a più riprese il tutto esaurito, successo hanno riscosso anche gli spettacoli serali e le presentazioni pomeridiane, grazie all’impegno dei Sybilla Moris che hanno suonato e arrangiato canzoni inedite sette/ottocentesche della zona della Costa dei Guai, all’associazione Centuria Picena che ha imbastito una conferenza laboratorio sul tema della cucina dei viandanti, all’associazione Il Portico di Padre Brown che si è impegnata nell’organizzare la conferenza spettacolo Brigante-Migrante e al grande Eugenio Bennato, che ha deliziato il pubblico, in una location d’eccezione, con il suo repertorio sul brigantaggio.
Per quel che riguarda le escursioni spettacolo – tutte ispirate a storie vere e documentate – la regia e l’adattamento scenico sono stati curati da Stefano Artissunch, reduce, insieme al figlio Lorenzo, del Festival del Cinema di Venezia, a cui ha partecipato recentemente con il docufilm “Benelli su Benelli”. Con la collaborazione dell’associazione Un Passo Avanti, l’aiuto regia di Salvo Lo Presti, i testi di Giampiero Giorgi e la guida delle GAE Federico Ferranti e Flavia Orsati si sono susseguite, su di una stupenda mulattiera incastonata tra i boschi nostrani, le interpretazioni di Candida Giuliani, Maria Crocetti, Salvo Lo Presti, Costantino Tondi, Danilo Amici, Daniela Giardini, Silvana Verrocchio, Andrii Vydets, Alessandra Ventura e Lorenzo e Stefano Artissunch.
La realizzazione dei tre giorni è stata possibile grazie al finanziamento della Regione Marche, al contributo del Comune di Force, del Comune di Palmiano, del Comune di Venarotta e all’organizzazione affidata alla Fas Comunicazione e FasEditore.
“Sono state tre giornate intense, frutto della passione di tutte le associazioni e di tutti i professionisti che hanno contribuito alla loro realizzazione. Siamo riusciti a mettere insieme una compagine di persone che nel territorio credono e che quotidianamente profondono energie nella sua valorizzazione culturale, dagli attori alle guide, dagli studiosi ai musicisti, cosa che ci ha riempito di gioia. Il risultato è stato concreto: oltre a una grande affluenza di pubblico, abbiamo ricevuto il plauso del direttore artistico del festival Alberto Toso Fei, che si è complimentato per l’alta qualità dell’evento”, ha dichiarato Marco Corradi, titolare della Fas.