Attraverso una convenzione appena definita dall’Arengo, per volontà del sindaco Fioravanti con la Soprintendenza, il Dipartimento di storia, culture e civiltà dell’Alma Mater Studiorum (Università di Bologna) e la Direzione regionale dei musei delle Marche, l’Arengo andrà ad avviare un percorso che prevede la connessione dei 9 poli di interesse della città dal punto di vista archeologico. Nel dettaglio, uno dei siti inseriti nel progetto è quello dell’area che si trova proprio sotto Palazzo dei Capitani, mentre gli altri sono quello relativo ai reperti lungo corso Mazzini, dietro il Tribunale, quello dell’area archeologica all’Ente Quintana, le sostruzioni dell’Annunziata, il ponte di Borgo Solestà, la zona di Porta Romana e l’area archeologica di Castel Trosino. Tutti siti di proprietà comunale ai quali aggiungerà, chiaramente, anche il teatro romano, di proprietà della Soprintendenza. L’obiettivo è promuovere congiuntamente, dopo opportune attività di potenziamento e valorizzazione di ciascun sito, queste 9 tappe di quella che sarà la prima rete archeologica ascolana. La Soprintendenza garantirà gli interventi manutentivi del teatro romano, mentre l’Arengo si occuperà della sorveglianza di tutti i siti visitabili.