Sono già 41 le richieste presentate da operatori commerciali al Suap, ovvero lo Sportello comunale per le attività produttive, per garantirsi ancora (o in qualche caso per la prima volta) l’area esterna alla propria attività o nelle vicinanze, in base alle regole previste, per la stagione estiva. E di queste 41 domande, presentate con le procedure velocizzate, sono 35 quelle che hanno richiesto il raddoppio, consentito, dello spazio da utilizzare. Un processo di autorizzazione o rinnovo che andrà avanti gradualmente, man mano che andranno a scadere le varie autorizzazioni considerando che, in base al regolamento, si possono protrarre per massimo 120 giorni e poi vanno nuovamente richieste. Inoltre, a misurare la voglia del commercio ascolano di reagire nonostante tutte le emergenze, c’è un dato importante: quello relativo alle pratiche per la Scia, ovvero le richieste di autorizzazione per l’avvio di nuove attività (in particolare nel commercio al dettaglio e nel settore artigiano), che nel 2021 ha visto 609 domande presentate rispetto alle 401 del 2020, in piena pandemia, ma anche rispetto al 2019, quando le richieste erano state 465. Tornando all’occupazione del suolo pubblico, è stata consentita anche quest’anno gratuitamente e raddoppiata a seguito dell’intervento del sindaco Fioravanti, in condivisione con l’assessore al commercio e centro storico Nico Stallone e anche con il vice sindaco Gianni Silvestri con delega all’arredo urbano, con il commissario per il sisma Legnini per ottenere la copertura economica per le aree colpite dal sisma. Quindi ad Ascoli non si pagherà, a differenza di gran parte delle città italiane e anche a livello regionale e provinciale. E a confermare il dato delle 41 richieste pervenute in circa 2 settimane, ovvero dalla delibera di giunta sull’occupazione di suolo pubblico di inizio aprile, è lo stesso assessore Stallone che si dichiara soddisfatto anche di come i commercianti ascolano stanno reagendo alle difficoltà.