“Il progetto è arrivato ora ad Ascoli uno dei centri piu grandi dell’iniziativa Cantieri Aperti e vi arriva per mostrare alla città i lavori a Palazzo Saladini di Rovetino. Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte della cittadinanza con le prenotazioni esaurite da diversi giorni. Questo testimonia che il contenuto culturale presente nei processi di restauro è ritenuto particolarmente rilevante da parte della comunità”, ha spiegato Giovanni Issini, Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (ABAP) per le province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo e coordinatore del progetto “Ophera”, in occasione della seconda tappa e terza giornata di Cantieri aperti, iniziativa promossa nell’ambito del Progetto Ophera dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura (Mic) per le Marche. L’evento, dal titolo ‘Vivi l’esperienza barocca’, si è svolto, sabato 11 giugno, a Palazzo Saladini di Rovetino ad Ascoli Piceno, una delle maggiori bellezze della città, con una serie di appuntamenti avviati dal “Restauro in Mostra”, ovvero le vicende del sito dal sisma ad oggi raccontate per immagini e testimonianze. La mattinata è trascorsa inoltre con la visita alla dimora dei rappresentanti del mondo istituzionale, della cultura e del turismo: un momento aperto e di confronto di idee e proposte in grado di contribuire a ridisegnare il futuro del Palazzo stesso. Tra i presenti il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che ha sottolineato l’importanza di stringere anche attraverso iniziative come ‘cantieri aperti’ una solida sinergia tra pubblico e privato. “Abbiamo lanciato una piccola provocazione – ha detto ancora Issini – con l’apertura dei centri di restauro che vorremmo diventassero esempi da replicare per valorizzare i contenuti tecnici e culturali dell’arte del restauro stesso”.
La giornata è proseguita quindi con ‘Restauro 2.0’, un laboratorio partecipato di restauro virtuale e infine appunto le ‘Note di restauro’, un confronto-conferenza pubblico, scandito da interventi musicali, nella Sala degli Specchi, in collaborazione con l’Istituto musicale Gaspare Spontini di Ascoli Piceno. Dopo il successo ottenuto a Pieve Torina, Monte San Martino e Visso nella tappa precedente in provincia di Macerata, il progetto ‘Cantieri aperti’ si è trasferito quindi in quella Ascoli, anch’essa fortemente colpita dal sisma del 2016. Dopo Palazzo Saladini di Rovetino, la chiusura dell’iniziativa è prevista il 12 giugno a Castel di Luco – frazione Paggese ad Acquasanta Terme con una serie di appuntamenti che copriranno l’intera giornata. ‘Pietre parlanti: storia di una rinascita’ è il titolo suggestivo della manifestazione di Castel di Luco, una giornata dedicata all’antico edificio fortificato, in cui sarà possibile visitare il sito da parte del pubblico. Tre workshop sono poi dedicati al travertino “Scoprire il travertino”, “Materie” e Trasformare ascoltando”, una pietra che domina e arricchisce l’architettura del territorio, curati dalle Associazioni locali. Imperdibile anche la visita guidata ‘Memorie dai cassetti’ nella frazione Villa Cagnano, alla riscoperta della comunità locale e della sua storia.