panorama Ascoli dall'AnnunziataL’impatto dei cantieri – tra post sisma, ecobonus e altro –  sulla città, si preannuncia sempre più consistente. Stando ai numeri dell’Arengo, infatti, sarebbero al momento, tra quelli già partiti e quelli programmati, circa 2.800 (per la precisione 2.799, considerando i certificati di accessi agli atti per avviare le procedure) facendo riferimento al periodo dal 2020 fino allo scorso 5 maggio. Numeri che per un certo verso sono incoraggianti, ma che indubbiamente incidono inevitabilemte anche su vivibilità, traffico e sosta inclusi. E’ per questo motivo che proprio per oggi, su input del sindaco Marco Fioravanti e del vice sindaco con delega all’Urbanistica, Giovanni Silvestri, l’Arengo ha convocato un tavolo tecnico operativo per cercare di coordinare le varie aperture dei cantieri con le esigenze della città. Un tavolo al quale erano stati invitati l’Ordine degli ingegneri della provincia, l’Ordine degli architetti, il Collegio dei geometri, l’Ordine dei geologi, l’Ordine dei dottori agronomi e forestali, il Collegio dei periti agrari, il Collegio dei periti industriali, l’Ance di Ascoli, l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (sede provinciale di Ascoli), l’Unai (Unione nazionale amministratori di immobili), l’Anapi  (Associazione amministratori professionisti di immobili), la Cna imprese, l’Ufficio speciale ricostruzione Marche, l’Area vasta 5 dell’Asur e la comandante della polizia municipale. Tornando ai numeri, oltre alle 2.799 richieste di accesso agli atti per l’avvio delle procedure dal 2020 al maggio scorso, sempre nello stesso periodo risultano 522 pratiche avviate per la ricostruzione privata, mentre sul fronte dei cantieri già aperti, sempre dal 2020 al 5 maggio scorso risultano 1.583 le comunicazioni di inizio lavori.

 

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