“Come ogni anno, – si legge in un comunicato della Filcams Cgil di Ascoli firmato dalla segretaria generale Luana Agostini e della segretaria Caterina Spalazzi – la stagione estiva è partita con il solito ritornello degli imprenditori del settore: “allarme turismo, mancano i lavoratori!” A mancare però non sono i lavoratori, ciò che è difficile trovare è un’offerta lavorativa regolare, con la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali. Lavoratrici e lavoratori con part time irrisori, pur lavorando anche 12 ore al giorno, senza riposo settimanale, senza il pagamento del lavoro supplementare e straordinario, del lavoro festivo e del lavoro notturno, con livelli di inquadramento del tutto inadeguati, con una notevole perdita economica e contributiva per le lavoratrici e per i lavoratori e per l’economia complessiva del territorio. Torna purtroppo in maniera preoccupante nel nostro territorio anche il fenomeno del lavoro nero! Per questo dobbiamo ribaltare il punto di vista una volta per tutte: le lavoratrici e i lavoratori del turismo non dicono no al lavoro, dicono no alla precarietà, all’illegalità e allo sfruttamento. Mettere il turismo sottosopra significa mettere al centro il lavoro, la qualità dell’occupazione e la sostenibilità delle condizioni di chi lavora nel comparto turistico, superando il modello scellerato che mira ad accaparrare il più alto profitto possibile senza investire in un progetto di sviluppo economico e sociale sostenibile e di qualità. Gli ultimi dati diffusi dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro sul territorio nazionale, parlano chiaro: delle aziende controllate nel turismo e nei pubblici esercizi una media del 76% è risultata irregolare, con punte del 78% a Nord Ovest e del 95% a Sud, e il 26% degli addetti lavora in nero. Problemi anche per i dipendenti, a tempo pieno e indeterminato, che secondo l’Istat hanno un reddito medio tra i più bassi del settore dei servizi: i più sottopagati risultano, afferma l’Inps, i lavoratori intermittenti della ristorazione! La Filcams Cgil di Ascoli Piceno non intende fare sconti a nessuno, in un piccolo territorio come quello della provincia di Ascoli Piceno tutti sanno da cosa è causata la fuga delle lavoratrici e dei lavoratori dal settore del turismo: dalle condizioni di lavoro deteriori a cui sono sottoposti le lavoratrici e i lavoratori del turismo nella nostra provincia, in particolare nel settore dei bar, dei ristoranti e del lavoro stagionale . Tutto questo in assenza di controlli da parte degli enti competenti e di intervento da parte delle amministrazioni locali che permettono che si compia lo scempio dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore del turismo, lavoratrici e lavoratori che sono anche cittadini ed elettori, ma che sono evidentemente considerati cittadine e cittadini di serie B , rispetto agli intoccabili sedicenti imprenditori del turismo del nostro territorio che nulla restituiscono dei loro profitti alle lavoratrici e ai lavoratori ed alla nostra terra. “Se mi fai un contratto regolare, se lo stipendio è decente, se gli orari sono umani, se il riposo è rispettato e mi paghi gli straordinari io sono qui”. La campagna lanciata della Filcams Cgil verrà accompagnata e declinata in tutti i territori con iniziative, volantinaggi, banchetti, tavole rotonde. Anche la Filcams Cgil di Ascoli Piceno sarà presente con i primi quattro banchetti nelle seguenti date 26 luglio 18.00-21.00 Rotonda Porto D’Ascoli; 27 luglio 18.00-21.00 Rotonda Giorgini – San Benedetto del Tronto; 1 agosto 18.00-21.00 Piazza Pericle Fazzini – Grottammare; 2 agosto 18.00-21.00 Piazza Arringo – Ascoli Piceno”.