“Negli ultimi anni – si legge in un comunicato dell’Ambito sociale XXII – si sono palesate in maniera amplificata le enormi difficoltà psicologiche e sociali presenti nel mondo giovanile. Trovare risposte univoche e definitive a questo disagio non è né immediato né semplice e qualsiasi tentativo di risposta rende indispensabile la creazione di una rete di supporto che coinvolga una pluralità di realtà del territorio. Tra queste i servizi sociali e la scuola che rappresenta la prima, e più importante, agenzia educativa. Anche quest’anno, come da molti anni a questa parte, l’Ambito Territoriale Sociale ha attivato, per mezzo della Open Group, all’interno delle scuole il Centro di ascolto che prevede la presenza di professioniste dedite all’ascolto e al supporto psicologico ed educativo di minori, insegnanti e famiglie, con l’obiettivo di rispondere in modo attento alle loro esigenze mutevoli. Il centro di ascolto si occupa anche di interventi di emergenza, necessari per arginare in modo tempestivo le difficoltà dei ragazzi, di una classe o di un nucleo familiare che potrebbero diventare rapidamente situazioni gravi o pericolose. Gli alunni e le insegnanti si sono rivolti al centro di ascolto sempre più frequentemente per affrontare questioni legate alla gestione del gruppo classe e per rispondere a esigenze e difficoltà specifiche di uno o più studenti. Le professioniste del Centro supportano il personale scolastico anche nell’accompagnamento di studenti con disabilità ed elaborano strategie e strumenti per rispondere efficacemente a sfide individuali o di gruppo. Inoltre il centro di ascolto assiste anche i ragazzi nelle dinamiche interpersonali, con un focus particolare su problematiche come il bullismo o l’emarginazione. L’obiettivo è prendersi cura delle fatiche oggi, così da prevenire disagi strutturali nel lungo termine, rendendo l’ambiente scolastico un luogo realmente inclusivo, uno spazio che sia di massimo supporto allo sviluppo delle ragazze e dei ragazzi. “In un momento come quello attuale, in cui anche i fatti di cronaca evidenziano quanto sia importante prevenire il disagio giovanile – dichiara il sindaco Marco Fioravanti – la ripartenza del centro di ascolto nelle scuole dimostra chiaramente la sensibilità e l’impegno dell’Amministrazione comunale su questi temi. Vogliamo dare un sostegno ai ragazzi, alle famiglie e ai docenti, attraverso un servizio utile dal punto di vista psicologico ed educativo”. Al Centro di Ascolto possono rivolgersi anche i genitori, sia per esigenze proprie sia per necessità delle figlie e dei figli, trattando problemi di mediazione nei rapporti tra studenti-genitori-insegnanti. Tutti gli interventi sono sviluppati con modalità differenti a seconda dell’ordine e grado delle scuole, e quindi dell’età delle persone coinvolte. Nelle scuole primarie, ad esempio, un’attenzione particolare è rivolta all’osservazione e all’intervento in classe. Nelle scuole secondarie, invece, la considerazione specifica è destinata ai piccoli gruppi, come disegni e collage, per aiutare gli studenti e le studentesse a esprimersi, imparando a riconoscere le proprie emozioni”.“Si tratta di un servizio – aggiunge l’assessore comunale ai servizi sociali Massimiliano Brugni, che ha un’enorme valenza, che esiste da tempo e che il Comune di Ascoli porta avanti con l’Ats XXII. Un supporto che tiene in considerazione le necessità dei giovani e delle loro famiglie, per gestire le problematiche adolescenziali. L’obiettivo è creare sempre più un tessuto psicologico e sociale sano, partendo dalle dinamiche all’interno dell’ambiente scolastico, che permetta ai ragazzi di crescere sereni superando le difficoltà della loro età”. Il Centro ormai è diventato è un punto di riferimento per la comunità locale perché, con passione e professionalità, si mette in ascolto e accoglie le sfide di un mondo in evoluzione, cercando di accompagnare insegnanti, genitori, ragazze e ragazzi nella creazione di un ecosistema di benessere”.