Terremoto, ad Ascoli evacuazioni per uffici ministeriali e Poste

Il terremoto non guarda in faccia nessuno. Neppure il Ministero dello sviluppo economico che si ritrova con l’evacuazione parziale dei propri uffici ad Ascoli, così come accade anche per i locali delle Poste centrali. Il tutto in un contesto che vede abbondantemente superate le 200 ordinanze di evacuazione o inagibilità (che interessano almeno 350 edifici).

Il sisma, come detto, non ha avuto pietà neppure del Ministero dello sviluppo economico, andando a colpire in maniera pesante anche gli uffici ascolani che si trovano in via Crispi, al secondo piano di un edificio dove sono state riscontrate importanti lesioni. Lesioni che, secondo i tecnici, interessano alcuni tramezzi e in particolare sul tramezzo posto sul corridoio d’ingresso e su quelli dei locali posti in corrispondenza della terza e quarta finestra che affacciano proprio su via Crispi.

Dopo il sopralluogo effettuato, alla luce di quanto rilevato, si è deciso che l’immobile in questione, attuale sede locale del Ministero dello sviluppo economico, può essere considerato agibile ed idoneo a svolgere le sue funzioni solo in parte ed a condizione che vengano adempiute alcune prescrizioni, ovvero che venga inibito l’utilizzo dei locali del secondo piano che si affacciano su via Crispi fino a che non si ripristino le condizioni di sicurezza; che venga parzialmente inibito il transito sul corridoio d’ingresso al secondo piano dell’immobile nella parte più a ridosso del tramezzo lesionato, mantenendo comunque in sicurezza l’accesso agli uffici con un intervento che impedisca la caduta di materiale dal muro.

Un’ordinanza di evacuazione parziale appena diramata riguarda anche – sempre in via Crispi e al piano terra dello stesso palazzo che ospita gli uffici ministeriali – la sede centrale delle Poste. Proprio nei locali degli uffici postali, infatti, è stata rilevata una lesione a livello corticale sul vano di passaggio al locale fotocopiatrice e in altri sei locali al primo piano, dove sono state rilevate fessurazioni sugli intonaci, con pericolo di caduta di frammenti anche di consistenti dimensioni. Sul corridoio dell’ area “Gestione Operativa”, inoltre, sono state riscontrate altre lesioni. Ed al secondo piano sono state rilevate fessurazioni sugli intonaci delle pareti del corridoio e sulle pareti di due stanze.  Al piano di copertura è stato invece verificato che il comignolo è già stato oggetto di messa in sicurezza provvisoria, ma risulta opportuno effettuare una messa in sicurezza definitiva. Inoltre, sulla facciata di via Crispi risulta opportuno effettuare, sia sui gruppi scultorei sia sulle due estremità sommitali, un intervento di fasciatura con idonee reti protettive per impedire l’eventuale caduta di frammenti.

 

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