L’Arengo ricorre all’Agenzia delle entrate per recuperare 570mila euro di Tari non pagata dai cittadini nel 2019

L’Arengo ha incaricato l’Agenzia delle entrate di procedere con la riscossione coattiva di oltre 570mila euro per il mancato pagamento della Tari, sul territorio comunale ascolano, nel 2019. Una scelta presa dopo che sono andati a vuoto in precedenza i solleciti ai cittadini che non avevano pagato la tassa sui rifiuti proprio nell’anno precedente all’arrivo del Covid. E, dunque, senza la scusante delle esenzioni. La somma da recuperare, come detto, è relativa all’omesso o parziale pagamento della tassa sui rifiuti per l’anno in questione, considerando anche sanzioni, interessi e spese di notifica. La decisione di ricorrere al recupero coattivo arriva dopo che nel 2021, a seguito del controllo sullo stato dei pagamenti della Tari 2019, aveva provveduto a recuperare, mediante l’emissione degli avvisi di accertamento, alcune somme dovute e non riscosse, ma mancavano all’appello altri pagamenti. Nel 2023, gli uffici comuali  hanno emesso i solleciti di pagamento  avvisando nuovamente i debitori della scadenza del termine indicato negli avvisi precedentemente notificati e della successiva attivazione delle procedure cautelari ed esecutive in caso di mancato pagamento degli importi dovuti. A fronte del mancato riscontro, si è proceduto ora con le modalità di recupero forzoso.