Il comitato Disoccupati piceni incontra i sindaci: “Servono fatti concreti”

L’Ambito territoriale sociale XXII ha accolto ierim all’interno del suo organo di indirizzo, ovvero il Comitato dei sindaci, una delegazione del gruppo neo costituitosi de Disoccupati Piceni, allo scopo di ascoltare le istanze e le esigenze di cui il gruppo è promotore e di ipotizzare strategie efficaci per la loro soluzione. Il gruppo, composta da circa 100 persone che hanno perso il lavoro a seguito della chiusura o delocalizzazione delle aziende del nostro territorio, intende sottoporre all’attenzione delle istituzioni e delle forze sociali in genere, la drammatica situazione di chi, non ancora giunto all’età pensionabile e troppo avanti con gli anni per poter sperare di rientrare con facilità nel circuito lavorativo, rischia di restare in questa sorta di “limbo” indefinitamente. Una problematica molto complessa, che coinvolge l’intero tessuto sociale e produttivo del territorio nonché vari livelli istituzionali, relativamente alle competenze di ciascuno, a partire da Comune, Provincia, Regione e Governo centrale.
I sindaci dei comuni facenti parte dell’Ambito, ovvero Ascoli Piceno, Folignano, Maltignano, Acquasanta, Arquata, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta, presenti all’incontro oltre al coordinatore Domenico Fanesi, hanno ascoltato ed interagito attivamente con i rappresentanti del gruppo, giungendo a condividere la proposta di organizzare un tavolo di confronto allargato a tutte le componenti sociali, produttive ed istituzionali, allo scopo di sollecitare provvedimenti immediati e concreti che si risolvano in strategie occupazionali atte a dare risposta a esigenze che oltre che economiche e lavorative, investono la sfera della dignità e dell’identità delle persone e delle famiglie. “Le politiche occupazionali – afferma il sindaco Guido Castelli – devono diventare la priorità a tutti i livelli di governo, a partire ovviamente da quello ministeriale, passando per la Regione che ha specifiche competenze e risorse in merito alla formazione, alle politiche attive per il lavoro e allo sviluppo del territorio. Senza considerare poi che le opere di ricostruzione che interessano e ancor di più interesseranno il nostro territorio, possono fornire in questo senso una concreta opportunità”
“Non possiamo restare indifferenti rispetto ad una ferita profonda nella nostra comunità, che rischia di minare la coesione sociale e i diritti fondamentali delle persone- dichiara l’assessore Donatella Ferretti – è nostro preciso dovere, in quanto amministratori, attivare tutte le possibili risorse per fare fronte ad una emergenza che sempre più si rivela di grandi proporzioni”
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