Ad Ascoli entrano in azione le squadre tecniche della Protezione civile. Sono 3000 le verifiche da effettuare
Ascoli da oggi entra nella seconda fase del post terremoto. Partono ufficialmente, come previsto, le verifiche da parte delle squadre tecniche individuate dalla Protezione civile su tutti gli immobili (più di 3000) per i quali sono state presentate formalmente le richieste da parte dei proprietari. Inizia, dunque, la serie di controlli che porterà i tecnici abilitati a definire le schede Aedes, di agibilità (e quindi anche le eventuali dichiarazioni di inagibilità), per poi consentire la richiesta di contributi, rimborsi o indennizzi statali per i danni causati dal terremoto. Un passaggio già programmato che, però, a questo punto prevede che si riparta da zero, con i sopralluoghi sia in quegli edifici già visionati dai tecnici dell’Arengo e dai vigili del fuoco, sia in quelli che non sono ancora stati sottoposti ad alcun controllo. Da questo momento, dunque, si effettueranno le ispezioni sugli immobili che avranno validità per il possibile ottenimento dei benefici finanziari.
Fino a questo momento, l’Arengo è intervenuto con i propri tecnici, indipendentemente dalle procedure per l’ottenimento dei contributi, perché chiamato a tamponare l’emergenza venutasi a creare dopo la forte scossa di terremoto del 24 agosto scorso. Si è subito partiti, anche in raccordo con i vigili del fuoco, per evitare o scongiurare le situazioni di rischio per la pubblica e privata incolumità, andando anche ad emettere le relative ordinanze tra cui quelle con dichiarazione di inagibilità (anche temporanea), quelle che prevedevano evacuazioni e sgomberi, quelle che hanno portato a transennamenti anche per la messa in sicurezza delle aree pubbliche. Interventi e sopralluoghi dettati, dunque, dalla necessità di tamponare subito le situazioni a rischio. In tal senso, gli uffici tecnici si sono mossi andando ad intervenire sulla base delle richieste di sopralluoghi già pervenute all’Arengo, valutando le situazioni in cui si doveva intervenire d’urgenza. Tali verifiche, da agosto ad oggi, sarebbero state circa 500, con una grande mole di lavoro svolta dagli uffici comunali.