Nascosti nel decreto governativo sul terremoto, ci sono 2 milioni di euro per il rilancio dell’immagine turistica laddove proprio il sisma ha prodotto i propri effetti negativi. Una somma che, salvo cambiamenti in corsa, sarà messa a disposizione per la promozione e il rilancio turistico dei territori colpiti dagli eventi sismici dello scorso 24 agosto.
Lo stanziamento per il turismo nei territori colpiti dal sisma, senza nessuna distinzione tra area di cratere ed altre zone, è previsto all’interno del decreto sul terremoto varato lo scorso 11 ottobre dal Governo e la somma viene indicata nell’articolo 22, in cui si fa riferimento alla promozione turistica. Nel tessuto normativo si può leggere che “il commissario straordinario, sentite le Regioni interessate, al fine di sostenere la ripresa delle attività economiche nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, predispone in accordo con Enit – Agenzia nazionale del turismo, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, un programma per la promozione e il rilancio del turismo nei medesimi territori”. “ Il programma– si legge ancora – è realizzato a valere sulle risorse disponibili sul bilancio di Enit – Agenzia nazionale del turismo, nel limite massimo di 2 milioni di euro per il 2017”. Ora, però, bisognerà capire come si svilupperà il discorso.
All’orizzonte spunta, dunque, una possibile risposta a quegli effetti immediati del sisma che, nei giorni successivi alle prime forti scosse e per la durata di almeno un mese, avevano causato una cancellazione in serie delle prenotazioni da parte di turisti intimoriti dalla inquietante presenza del terremoto. Hotel e strutture ricettive ascolane, infatti, avevano subìto il contraccolpo soprattutto alla luce del diverso approccio psicologico del turista con il territorio e a fronte dell’impatto mediatico negativo a livello nazionale. In tal senso, a suonare il campanello d’allarme era stato, subito, anche un esperto del settore come Stefano De Angelis, presidente del tour operator Giocamondo, che aveva invocato misure urgenti per rilanciare l’immagine del territorio proprio temendo le possibili, importanti ripercussioni non solo nell’immediato, ma anche in proiezione verso la prossima stagione turistica. Con effetti che rischierebbero di essere devastanti per il Piceno.
Proprio per l’emergenza turismo e i possibili effetti sul commercio cittadino, il nuovo presidente della preposta consulta comunale, Andrea Negroni, aveva convocato una seduta per analizzare i danni causati dal terremoto alle attività ascolane. Dopo un confronto aperto, si era deciso di riconvocarsi per valutare iniziative legate proprio al rilancio dell’immagine del territorio.