Nessun contributo sarà concesso per gli edifici già fatiscenti o inagibili prima del terremoto. Il decreto governativo in vigore parla chiaro e stoppa tutti i furbetti o coloro che in buona fede volessero avanzare richiesta di rimborsi o contributi per tale tipologia di immobili. Nello specifico, la normativa in materia specifica che “non sono ammissibili a contributo gli edifici costituiti da unità immobiliari destinate ad abitazioni o ad attività produttive che, alla data del sisma, non avevano i requisiti per essere utilizzabili a fini residenziali o produttivi, in quanto erano collabenti (ruderi), fatiscenti ovvero inagibili, a seguito di certificazione o accertamento comunale, per motivi statici o igienico-sanitari, o in quanto privi di impianti e non allacciati alle reti di pubblici servizi”. L’utilizzabilità degli edifici alla data del sisma deve essere attestata dal richiedente i contributi in sede di presentazione del progetto mediante perizia asseverata. L’ufficio per la ricostruzione andrà, quindi, a verificare la presenza delle condizioni per l’ammissibilità a contributo.