Il terremoto prende di mira anche il Duomo

Adesso il terremoto prende di mira anche la cattedrale, ovvero il simbolo religioso della città. Il tutto in uno scenario del tutto surreale. La notizia relativa al Duomo, ferito dall’ultima terribile scossa, lascia tutti col fiato sospeso soprattutto per lo stato della cuspide che perde pezzi e rischia il peggio. Stando ai primi riscontri, anche se come detto tutto è ancora avvolto nel massimo riserbo, il timore è che l’elemento architettonico sopra la cupola della chiesa possa cedere e, in tal senso, già nella mattinata di ieri i vigili del fuoco sono intervenuti transennando la zona retrostante il duomo, proprio a causa di caduta di materiale che rischia di creare problemi ai pedoni. Nel frattempo, si sarebbe anche deciso di procedere con il bloccaggio delle campane, per evitare di aggravare la situazione con ulteriori scossoni. E nel pomeriggio si è messa in moto la gru. Nel frattempo, come già disposto dal vescovo, la cattedrale resterà chiusa. Così come resta chiusa la chiesa di San Francesco, dove ieri campeggiava un cartello che annunciava messe all’aperto, nel chiostro, in caso di condizioni climatiche favorevoli.

 

Sul fronte dei beni monumentali, come già emerso nelle ultime ore, destano preoccupazione sia palazzo dei Capitani (oggi altro sopralluogo dei vigili del fuoco) che le estremità delle chiese di San Francesco e Sant’Angelo magno. E la palla in tal senso è nelle mani del Ministero beni culturali, dopo l’incontro avvenuto l’altro ieri con l’Arengo, in attesa dell’arrivo di un tecnico specializzato. Per il palazzo che ospita il consiglio comunale, bisognerà tamponare la situazione che riguarda il possibile crollo interno di uno dei merli che si trova sulla torre. Anche per San Francesco la situazione resta molto delicata per il continuo distacco di materiali, con ulteriori transennamenti e con alcuni interventi in loco per capire come mettere in sicurezza la cuspide della chiesa. Ancor più complicata la situazione della chiesa di Sant’Angelo magno, anch’essa sotto lo stretto controllo dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali coordinati dall’architetto Galanti. L’ipotesi è quella di dover smontare la cuspide stessa per metterla in sicurezza. 

Intanto si allunga l’elenco delle chiese e degli edifici monumentali danneggiati. Ancora chiusa la pinacoteca civica (così come la biblioteca), ma quanto prima si effettueranno gli interventi che consentiranno la riapertura. Sono invece riaperti da ieri la galleria Licini ed il Museo della ceramica. Per il forte Malatesta, dove si è registrata qualche caduta di materiale, si attende il sopralluogo del Mibact.

 

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Direttore responsabile della Gazzetta di Ascoli Giornalista professionista e scrittore

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