Ancora troppo poco e tutt’altro che dettagliato trapela riguardo al nuovo decreto sul terremoto approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri. Decreto che si potrà approfondire nel dettaglio lunedì prossimo, quando sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Per ora, dalle prime anticipazioni fatte trapelare, non emergono ancora riferimenti all’ampliamento dell’area di cratere e quindi all’eventuale inclusioni di nuovi Comuni.
Iter accelerati
Per quello che si riesce a sapere, il provvedimento detta norme volte a consentire interventi accelerati per poter affrontare le conseguenze delle nuove scosse di terremoto verificatesi tra il 26 e il 30 ottobre, tenendo conto dell’approssimarsi della stagione invernale. L’emergenza principale è quella di garantire un’adeguata assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse.
Per fronteggiarla, si prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli.
Procedure veloci per i danni lievi
Al fine poi di favorire il rientro nelle case, per gli edifici con danni lievi, che necessitino cioè soltanto di interventi di immediata riparazione, si prevede che i soggetti interessati possano – previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno – procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili.
Beni culturali, procedure accelerate
Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati hanno la facoltà di effettuare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. All’Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi.
Scuole
Il decreto prevede inoltre misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente.
Assunzioni dei Comuni
Infine, per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare, il decreto autorizza l’assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta unità. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione.