Le torri Merli e la scheda di inagibilità

di Luca Marcolini

Le lezioni sono riprese. E tutto si svolge secondo programma, con gli alunni tornati sui banchi, qualche utile prova di evacuazione, i genitori un po’ in ansia ma comunque consapevoli della necessità di riprendere l’attività scolastica. E’ stato indubbiamente fatto un gran lavoro – tecnici e imprese in primis – per raggiungere questo obiettivo di riaprire le scuole come programmato.

In tutto questo quadro, ci teniamo a confermare che la scuola di Sant’Agostino internamente è sicura, agibile, promossa dai tecnici della Protezione civile nell’ultimo sopralluogo dei primi di novembre (quindi dopo la forte scossa del 30 ottobre).

Il problema, però, benché lo si voglia nascondere con la caccia agli untori e ai presunti bugiardi, è all’esterno, costituito dalle torri Merli che si stagliano verso il cielo proprio davanti alla sede della scuola elementare. E a dirlo non siamo noi, ma gli stessi tecnici abilitati Aedes della Protezione civile che sempre nei primi giorni di novembre, dopo un sopralluogo anche sulle torri, hanno messo nero su bianco una crocetta sulla lettera “F” che, andando a sbirciare nella legenda sullo stesso sito del Dipartimento di Protezione civile, sta ad indicare che “l’edificio è inagibile per grave rischio esterno, dovuto al contesto circostante”. Ovvero, tanto per ribadire, la zona davanti alle torri Merli per i tecnici risulta “inagibile per rischio esterno”.

E tutto è scritto nella scheda Aedes relativa proprio alla scuola di Sant’Agostino, dove per l’appunto alla “A” per l’edificio si abbina anche la “F” per l’area esterna.  Ma da dove sbuca questa scheda? Semplice, è una scheda che la stessa Amministrazione comunale ha pubblicato sul proprio sito internet dopo averla diffusa anche alle testate giornalistiche. Vedere per credere: ecco il link sul sito del Comune di Ascoli: http://www.comuneap.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11250

Una scheda che magari, se fossimo noi a firmare le ordinanze, ci avrebbe già spinto a transennare, deviare il traffico o quant’altro, precauzionalmente, per salvaguardare oltre agli alunni (con le attuate modifiche agli ingressi da utilizzare) anche a pedoni e automobili che transitano numerosi nella zona. Così come abbiamo visto fare in tanti altri siti “toccati” dal sisma come palazzo dei Capitani, la chiesa di San Francesco e altro ancora. O lo stesso cimitero, che è ancora precauzionalmente chiuso. Ma ad ognuno il proprio mestiere. E noi siamo giornalisti, documenti (e schede) alla mano.

 

 

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Direttore responsabile della Gazzetta di Ascoli Giornalista professionista e scrittore

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