Sono 455 le famiglie ascolane che, rimaste senza casa per la dichiarata inagibilità delle proprie abitazioni, hanno fatto ricorso ad alberghi o hanno trovato una sistemazione alternativa chiedendo anche il contributo di autonoma sistemazione. E la conferma arriva dagli elenchi dello Sportello terremoto attivato dall’Arengo, laddove arrivano tutte le richieste ufficiali sia per l’individuazione di strutture ricettive, sia per la richiesta del contributo per l’individuazione di un alloggio temporaneo.
Le 455 richieste pervenute all’Arengo a seguito della dichiarazione di inagibilità dell’abitazione principale rappresentano indubbiamente un dato emblematico dell’impatto di questo spietato terremoto che continua a far tremare la città. Famiglie che in molti casi hanno anche abbandonato il capoluogo, considerando che ben 126 sono state ospitate in alberghi perlopiù sulla costa. I restanti 319 nuclei familiari che formano l’elenco ufficiale degli sfollati ascolani hanno, invece, scelto di trovarsi da soli una sistemazione. Richiedendo, ovviamente, il previsto contributo che va dai 400 euro mensili per una sola persona fino ai 900 euro mensili per una famiglia di 4 o più componenti. Considerando anche che il dato è da considerare in crescita ed è ancor più consistente se si considerano pure le famiglie che si sono spostate sulla costa solo per paura, senza avere la dichiarazione di inagiblità dell’abitazione. Se ipotizziamo una media di due persone a famiglia, ecco che emerge un dato eloquente: almeno mille ascolani, al momento, si trovano in una situazione di sistemazione temporanea e molti di loro (non solo chi ha scelto di andare in albergo), hanno trovato una soluzione proprio lungo la costa, da Grottammare e San Benedetto fino a Martinsicuro. E questo è anche uno dei motivi per cui la città mai come in questa fase appaia deserta.
