Una stagione di teatro per tutta la famiglia. Da domani, domenica 4 dicembre, il Teatro Ventidio Basso di Ascoli offre fino ad aprile quattro appuntamenti domenicali di teatro per ragazziche accrescono la già ricca proposta culturale della città. La rassegna realizzata su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno e dell’AMAT con il contributo di Regione Marche, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Bim Tronto e Piceno Gas Vendita è una preziosa occasione per grandi e piccini per condividere momenti di meraviglia e stupore attraverso unavarietà di linguaggi, poetiche e temi in un susseguirsi di storie, emozioni e immagini piene di sorprese e avventure.
Il primo appuntamento è per domani, domenica 4 dicembre è con Aida e il bambino che sognava l’opera uno spettacolo di Sandro Fabiani e Fabrizio Bartolucci per Teatro Linguaggi che offre l’occasione di raccontare ai bambini un’opera amatissima del nostro repertorio e con essa un grande musicista, Giuseppe Verdi, uno dei più grandi compositori del melodramma italiano e bambino che sognava la musica, l’enfant prodige che suonava l’organo a orecchio nella chiesa del paese.
“Dopo Mozart, Rossini, Puccini e Monteverdi la nostra attenzione si rivolge ora a Giuseppe Verdi – si legge nelle note allo spettacolo – e a una delle sue opere più conosciute in tutto di tutto il mondo: Aida. Un’opera di repertorio, ossia una delle opere maggiormente rappresentate, considerata una delle più belle della storia dell’opera. Raccontare Aida ai bambini offre anche l’occasione di raccontare Verdi, Giuseppe Fortunino Francesco nato nel piccolo paese di Roncole. Il bambino che percorreva chilometri a piedi per andare a lezione di musica, che non è stato ammesso al conservatorio. Il ragazzino timido e scarso di parole che s’affacciava affascinato dalla porta dell’osteria di famiglia per ascoltare un suonatore di violino ambulante. E, come è nostra abitudine, a condurci nell’opera, sarà un insolito personaggio, un custode. Non il custode di un teatro, e nemmeno quello di una casa, di un giardino o di una stalla come ne aveva tanti il Maestro nelle sue tenute. Un custode di un curioso cimitero di campagna! Niente paura , qui non ci sono fantasmi, né scheletri. Questo è un cimitero che canta e suona! Già, perché si sa che nelle opere di Verdi muoiono tutti o quasi. Anche nell’Aida tutto finisce in una tomba. Ma la musica di Verdi è immortale e tra ironia e un po’ di poesia ecco che il piccolo cimitero si trasforma, si copre di sabbia, si ergono piramidi e prende vita la storia di Radames e di Aida, bella, bella da morir!”
Biglietti posto unico numerato 8 euro, 4 euro ridotto fino a 14 anni. Biglietteria del teatro (0736 298770) fino a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30, la domenica di spettacolo dalle ore 16.30.
Inizio spettacolo ore 17.30.