Obiettivi puntati sulla scuola e sulla riapertura prevista per domani, ad Ascoli. E questo avviene proprio poco dopo la comunicazione della Commissione grandi rischi che ha ufficialmente parlato di potenziali forti scosse di terremoto in arrivo e dei possibili rischi collegati. Il sindaco Castelli, quindi, questa mattina ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Gentiloni, al ministro Fedeli, al capo della Protezione civile Curcio, al commissario straordinario Errani e al presidente della Regione Marche Ceriscioli.
Ecco il testo integrale della lettera di Castelli:
“Le fortissime scosse sismiche del 24 agosto 2016, del 26 ottobre 2016, del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017 che hanno interessato l’intero territorio del Comune di Ascoli Piceno, hanno provocato danni diffusi alle infrastrutture, alle strutture pubbliche e private e agli edifici scolastici, imponendo l’adozione di misure urgenti e contingibili.
In conseguenza in concomitanza con i predetti eventi sismici il Comune ha effettuato i doverosi controlli con i tecnici della Protezione civile volti a verificare le condizioni di agibilità degli edifici scolastici; all’esito e senza alcun indugio sono stati effettuati tutti gli interventi necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza e agibilità degli edifici – ove pregiudicate – al fine di ripristinare e garantire il normale svolgimento delle attività didattiche. E’ doveroso precisare che al termine dei lavori è stata sempre prontamente disposta la riapertura delle scuole.
Attualmente gli edifici scolastici del territorio comunale sono agibili – tranne un plesso ove si stanno ultimando i lavori di messa in sicurezza – e versano nelle stesse condizioni strutturali in cui si trovavano alla data del 23 agosto 2016.
Sugli edifici scolastici tuttavia non sono stati ancor effettuati accertamenti sulla vulnerabilità sismica; dette verifiche saranno effettuate tenendo conto dei vincoli di finanza pubblica con specifici stanziamenti da prendersi nel bilancio di previsione per il 2017 in corso di predisposizione.
Ciò stante in questi giorni si è appreso che la Commissiona nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi ha lanciato l’allerta su possibili nuove forti scosse di terremoto, fino al settimo grado, evidenziando la necessità di effettuare continui controlli anche sugli edifici pubblici. Dette dichiarazioni hanno inevitabilmente destato allarme e preoccupazione tanto da indurre alcuni sindaci (ad esempio il Comune di Leonessa) a chiudere le scuole sine die.
Alla luce delle predette dichiarazioni, dalle quali sembrerebbe emergere uno stato di perdurante pericolo e la conseguente necessità di subordinare la fruizione degli edifici scolastici alla previa verifica della vulnerabilità sismica dei medesimi, si chiede alle autorità in indirizzo: di indicare le linee guida di comportamento al fine di adottare i provvedimenti conseguenti volti a tutelare la pubblica incolumità; in particolare se sia corretta la procedura sin qui adottata dalla presente amministrazione o se, al contrario, sia necessario disporre la chiusura delle scuole del territorio con effetto immediato e sine die nelle more delle indagini sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici che potranno essere avviati e conclusi in tempi non brevi. Si confida in un tempestivo riscontro”.
La lettera, ovviamente, è firmata dal sindaco Guido Castelli