Ad Ascoli, dal prossimo mese di ottobre, anche morire avrà le sue complicazioni. Dalle stime dell’Arengo, infatti, proprio per quel periodo – stante l’andamento attuale – potrebbe essere impossibile trovare loculi o spazi di sepoltura nei cimiteri comunali. E questo, parallelamente ai danni subiti dalle strutture e dalle stesse tombe a seguito del terremoto, rappresenta il motivo per cui ora si pensa ad un maxi-bando per affidare la gestione cimiteriale incluse le opere di messa in sicurezza e sistemazione e di realizzazione di nuovi loculi. Un maxi-bando che dovrebbe arrivare entro i prossimi sei mesi (nei quali si andrà avanti con una proroga dell’attuale gestione) per tamponare l’emergenza e che includerà, tra l’altro, anche l’installazione di sistemi di videosorveglianza per la sicurezza dei cittadini.
Purtroppo, dato l’attuale tasso di mortalità nel capoluogo piceno, l’Arengo si ritrova a dover tamponare una situazione che potrebbe arrivare a livelli di saturazione per il prossimo mese di ottobre. Stando, infatti, proprio alla relazione tecnica che accompagna la decisione di andare a predisporre una nuova tipologia di gestione, si legge che “la carenza di loculi, che stando alle stime offerte dal corrente andamento, saranno al limite della richiesta entro il prossimo ottobre 2017, impone, almeno fino a che regole di tumulazione diverse non saranno avviate (e magari incentivate le cremazioni), la costruzione di nuovi sepolcri. Al di là dell’urgenza di realizzare loculi al più presto, c’è anche la previsione, dunque, di nuove costruzioni per il futuro”. Dunque, si conferma l’emergenza loculi e la si inserisce tra le linee guida per il prossimo bando di gestione dei cimiteri, con l’indicazione di realizzarne altri prima possibile unitamente ai campi di sepoltura.
L’altro problema dei cimiteri ascolani (tra capoluogo e frazioni) è, invece, quello degli effetti pesanti che il terremoto ha prodotto a livello di lesioni più o meno gravi. L’Arengo, al momento, ha provveduto solo a interventi mirati di messa in sicurezza urgente, volti alla più celere riapertura dei cimiteri. Ma alla luce delle situazioni edilizie riscontrate, alcune lievi, altre più gravi o anche notevolmente compromesse, e verificato in più occasioni lo stato di abbandono di tombe di famiglia, ora il Comune ritiene necessario necessario intervenire sulla reale problematica sia con la redazione di nuovo regolamento di polizia mortuaria sia con l’inserimento degli interventi di natura edilizia e di messa in sicurezza nel prossimo bando.