La linea dura contro i furbetti funziona. Con le nuove regole e il sistema dell’ingiunzione fiscale, l’Arengo adesso riesce a recuperare gradualmente quei soldi per le mense scolastiche che tante famiglie non avevano pagato a suo tempo, a scapito anche delle casse comunali e di chi, invece, ha sempre rispettato le regole per l’acquisto dei buoni-pasto. La linea dura messa in atto dalla Abaco, la società incaricata dall’Amministrazione comunale, sta portando i primi frutti, con il recupero graduale di quelle somme dovute e relative agli anni passati che sembravano ormai irrecuperabili. In qualche caso, addirittura, si tratta di soldi non ancora pagati da famiglie che addirittura non hanno più i figli iscritti nelle scuole comunali. Dopo una prima ondata di soldi recuperati dall’Arengo pari a 200 mila euro, adesso l’azione dell’Abaco si sta incentrando a riportare nelle casse comunali 106 mila euro, per un totale di 153 famiglie. Tra cui, oltre a chi, magari, ha avuto reali difficoltà economiche, figurano diversi nuclei familiari di fascia di reddito Isee alta e, quindi, in grado di poter tranquillamente pagare i buoni mensa, tra cui capifamiglia avvocati, liberi professionisti, imprenditori e altre categorie con redditi comunque importanti. E i segnali, con parziali e graduali recuperi, in tal senso stanno arrivando, a testimoniare che la scelta dei nuovi metodi sta pagando.