Bollette Enel sospese, ma Ascoli è beffata da decreto e ritardi

Ascoli – Bollette per l’energia elettrica sospese in tutti i comuni inseriti nell’area del cratere del terremoto, primo e secondo elenco. Ad eccezione, però, di Ascoli (in compagnia di Rieti, Teramo, Macerata, Fabriano e Spoleto) dove, invece, si paga eccome… E’ quanto prevede il decreto governativo post-sisma. E il danno oltre la beffa arriva puntuale, con i bollettini di pagamento inviati proprio in queste ore agli ascolani dal Servizio elettrico nazionale, ovvero la nuova denominazione dell’Enel, che oltre al nome ha cambiato anche le tariffe adeguandosi a quanto previsto dall’Autorità per l’energia e il gas a partire dal 2017. In aumento, ovviamente. Ed ecco che le segnalazioni e le richieste di informazioni da parte dei cittadini si moltiplicano. Aumenti che, comunque, incidono non poco sugli equilibri di ogni famiglia e che, paradossalmente, non risparmiano anche stavolta il capoluogo piceno a differenza di tanti altri comuni vicini che hanno avuto automaticamente la sospensione delle bollette della luce. Insomma, Ascoli è inserita nel secondo elenco dell’area del cratere, ma soltanto per pura formalità, considerando che possono ottenere le agevolazioni previste per tutti gli altri comuni soltanto previa richiesta e documentazione di un eventuale edificio dichiarato inagibile. Ed ecco, quindi, la doppia fregatura per chi – e parliamo di circa 7000 famiglie – deve purtroppo pagare sulla propria pelle i ritardi nei sopralluoghi e, pur avendo la casa gravemente lesionata, non può avere alcun beneficio non essendo ancora in possesso della famigerata scheda Aedes.

Mentre in tutti i comuni inseriti nei due elenchi dell’area di cratere del terremoto è scattata la sospensione per sei mesi (più possibile proroga di altri sei) delle bollette per l’energia elettrica, ad Ascoli città i cittadini si ritrovano ora a pagare e anche più del solito, proprio per l’arrivo dell’aumento di alcune voci dal gennaio scorso. La sospensione, infatti, per chi è di Ascoli poteva essere richiesta solo dimostrando di avere un edificio dichiarato inagibile. E’ lo stesso sito internet della società per l’energia elettrica che chiarisce, nella sezione “aggiornamenti terremoto”, chi può beneficiare della sospensione delle bollette per il terremoto. Ebbene, si può leggere che “a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016, Servizio elettrico nazionale ha recepito i provvedimenti dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico che hanno disposto la sospensione dei termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e gas emesse o da emettere per i comuni colpiti dal sisma, individuati nella legge del 15 dicembre scorso”. E si riportano gli elenchi completi dei comuni beneficiari della sospensione, sia per la prima fascia ovvero il primo elenco – dove figurano per la provincia picena Acquasanta, Arquata, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto Marche, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Palmiano, Roccafluvione, Rotella e Venarotta – sia per la seconda fascia ovvero il secondo elenco che include, sempre per la provincia di Ascoli, Appignano, Ascoli, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano,  Maltignano e Offida. Quindi, Ascoli è inclusa nell’elenco, ma due righe sotto si specifica, secondo quanto previsto dal decreto legge, che “nei comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto le disposizioni si applicano limitatamente ai singoli soggetti danneggiati che dichiarino l’inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda, con trasmissione agli uffici dell’Agenzia delle entrate e dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale territorialmente competenti”. Chiaramente, come detto, l’esclusione di Ascoli dalla sospensione automatica dei pagamenti rappresenta, di fatto, una vera e propria beffa per tutti coloro che, con 7000 sopralluoghi ancora da effettuare, non hanno finora potuto avere la scheda Aedes con l’eventuale inagibilità. Oltre al fatto che è assurdo come in tutte le altre località si sia potuto garantire un aiuto anche attraverso la sospensione delle bollette per le forti difficoltà economiche nate proprio dal terremoto e che ad Ascoli, invece, le stesse difficoltà hanno messo in ginocchio molte attività commerciali, artigianali e di altro genere ma nessuno pare accorgersene.

 

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