Sono stati ascoltati nell’ambito della commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro i rappresentanti dalle società Autostrade per l’Italia e dell’impresa che lo scorso 9 marzo stava effettuando i lavori sul cavalcavia dell’A14 che è crollato causando la morte dei coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. ”Dalle audizioni di oggi dei rappresentanti della società sul crollo del ponte 167 avvenuto sono emerse due valutazioni opposte, che meritano un approfondimento, perché siamo di fronte ad un’evidente contraddizione”. Lo dice la presidente della Commissione parlamentare Camilla Fabbri, al termine del primo round di audizioni sulla tragedia che si è consumata a Camerano che ha comportato anche il ferimento di tre operai.
”Per la società che aveva in subappalto i lavori di innalzamento del viadotto – afferma Fabbri in una nota – all’origine dell’incidente potrebbe esserci stato un cedimento strutturale. Lo stesso cedimento strutturale che, al contrario, la società Autostrade è portata a escludere, individuando nelle manovre esecutive dell’intervento il momento di maggiore criticità”.