Rifiuti, una selezione per trovare il direttore dell’Ambito

La lunga e complessa diatriba legata allo smaltimento dei rifiuti, con il valzer delle discariche e con la decisione ultima di trasferire tutto, per i prossimi tre mesi, in due impianti del Fermano, rappresentano solo l’apice di un sistema complicato e ricco di problematiche, con tanto di scontri anche a livello giudiziario, come quello dell’ambiente piceno. In questo scenario, proprio per strutturarsi e adeguarsi con una risposta operativa anche dal punto di vista tecnico, ora l’Ata, ovvero l’assemblea territoriale d’ambito per la gestione dei rifiuti nella provincia di Ascoli, si muove per l’individuazione di un direttore tecnico, ovvero  colui che sarà incaricato di attuare e quindi concretizzare gli indirizzi programmatici individuati dall’assemblea territoriale in materia di rifiuti.

A tal proposito, è stato predisposto un apposito avviso pubblico, con scadenza il prossimo 6 aprile, per andare poi a scegliere attraverso successive prove di selezione, nell’elenco di persone qualificate che possano andare a ricoprire il delicato incarico di direttore Ata, colui che dovrà gestire la complessa situazione dei rifiuti dal punto di vista tecnico.

In termini concreti, il direttore dovrà svolgere le attività gestionale dell’Ata, eseguire le deliberazioni dell’assemblea e i decreti del presidente, presiedere le gare d’appalto, sottoscrivere convenzioni e contratti, firmare mandati di pagamento e ordinativi, istruire lo schema del Piano d’ambito e dei bilanci, dirigere il personale, esprimere pareri di regolarità, curare i rapporti di carattere tecnico-amministrativo con altri enti di gestione dei rifiuti, con la Provincia e con la Regione. Il trattamento economico sarà di 43.310,90 euro lordi all’anno inclusa la tredicesima mensilità, con una posizione retributiva annua lorda minima  di 11.533,17 euro.

Tra i requisiti tecnici richiesti, il nuovo direttore – che verrà scelto nell’apposito elenco dopo le prove selettive – dovrà essere laureato in ingegneria, geologia, architettura o lauree equipollenti. Dovrà essere in possesso di specifiche competenze ed esperienza diretta nell’amministrazione pubblica di servizi tecnici connessi alla pianificazione e gestione del ciclo de rifiuti e del settore ambiente. Inoltre, dovrà essere in possesso della qualifica di dirigente con contratto di lavoro di natura subordinata a tempo indeterminato o determinato presso la Provincia di Ascoli o i 33 Comuni ed aver svolto per almeno tre anni le funzioni dirigenziali o essere dipendenti della Provincia o dei Comuni da almeno cinque anni di servizio. Parametri, dunque, che restringono il cerchio dei papabili.

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