Terremoto: contributi per negozi, bar e artigiani con calo d’incassi del 30%

Contributi in arrivo per le attività commerciali e dell’artigianato che hanno avuto una flessione degli incassi di almeno il 30% per il terremoto. La conferma arriva dalla conversione in legge del decreto del 9 febbraio sul post-terremoto. Nello specifico, in un punto del decreto si dice che “Al fine di favorire la ripresa produttiva delle imprese del settore turistico, dei servizi connessi, dei pubblici esercizi e del commercio e artigianato, nonche’ delle imprese che svolgono attivita’ agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, insediate da almeno sei mesi antecedenti agli eventi sismici nelle province delle regioni Abruzzo,
Lazio, Marche e Umbria nelle quali sono ubicati i comuni di cui agli allegati 1 e 2 al presente decreto, nel limite complessivo di 23 milioni di euro per l’anno 2017, sono concessi alle medesime imprese contributi, a condizione che le stesse abbiano registrato, nei sei mesi successivi agli eventi sismici, una riduzione del fatturato  in misura non inferiore al 30 per cento rispetto a quello calcolato sulla media del medesimo periodo del triennio precedente“.
I criteri, le procedure, le modalita’ di concessione e di calcolo dei contributi di cui al comma 1 e di riparto delle risorse tra le regioni interessate sono stabiliti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare, nel rispetto del limite massimo di spesa di cui al medesimo comma 1, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione”.

In altre parole, potranno ottenere i contributi quelle attività che hanno subìto un calo degli incassi – nei sei mesi dopo il terremoto – non minore del 30% rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti.

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