Arriva il momento delle multe contro sacchettopoli, ovvero i sacchetti lasciati in strada in maniera sbagliata. Controlli e sanzioni che prendono il via subito, anche a seguito dell’esperimento relativo al primo giorno festivo infrasettimanale concretizzatosi in una distesa di rifiuti in strada nonostante il servizio di ritiro fosse sospeso.
Da ieri, anche per verificare se chi aveva depositato il sacchetto in strada nonostante la festa del 2 giugno avesse provveduto a ritirarlo, è partita la fase delle verifiche congiunte da parte di operatori e vigili urbani. Verifiche che cominceranno, per i primi mesi dall’avvio del porta a porta, senza l’ausilio della tecnologia, ovvero senza le famose e annunciate foto-trappola.
Le squadre formate da operatori ecologici e vigili urbani di fatto avviato quella che sarà la linea dura per cercare di scoraggiare chi ancora oppone resistenza, non collaborando, alla nuova modalità di conferimento dei rifiuti col porta a porta. E che riguarda, per ora, il centro storico, Porta Romana, Campo Parignano, Borgo Solestà e zone limitrofe e Porta Cartara. Solo più avanti, da novembre, il discorso sarà ampliato andando ad inglobare anche Porta Maggiore e Monticelli.
Le prime verifiche, come detto, sono partite senza l’ausilio delle foto-trappole o di telecamere fisse, e si basano, invece, sul monitoraggio dei vari sacchetti e, in caso di comportamenti scorretti, sulla ricerca di riferimenti documentali (ovvero fogli che riportino un nominativo di riferimento all’interno del sacchetto) che possano ricondurre al trasgressore. In questi casi, si procederà con le sanzioni. Ovviamente, però, le operazioni di verifica non sono semplici considerando che si tratterà di andare a verificare i sacchetti e, quindi, cercare questi necessari riferimenti. In ogni caso, c’è il rischio di qualche ricorso da parte del cittadino o del condominio multato, considerando che c’è già qualche caso di opposizione alla multa relativo a sanzioni comminate prima dell’avvio del porta a porta.
Anche se ogni Comune può aggiustare il tiro attraverso un proprio regolamento, ci sono delle fasce entro le quali possono oscillare le sanzioni per chi conferisce in maniera non corretta. Chi sbaglia a fare la raccolta differenziata può imbattersi in una multa dell’importo compreso tra i 25 e i 620 euro, sulla base del tipo di violazione. In particolare, la multa va dai 25 ai 155 euro sia per chi utilizza i contenitori per depositare materiali diversi da quelli indicati dal gestore della raccolta, sia per chi getta la spazzatura fuori orario, ovvero per chi deposita i sacchetti in orari diversi da quelli indicati dal Comune o dal gestore del servizio. Ma sono previste diverse tipologie di sanzioni per i trasgressori nell’ambito della raccolta differenziata come, ad esempio, per chi deposita rifiuti sciolti dove è previsto il conferimento in sacchetti chiusi, per chi deposita i sacchetti all’esterno dei contenitori, per chi conferisce rifiuti combusti, rifiuti pericolosi o rifiuti ingombranti in luoghi diversi rispetto a quelli indicati dal gestore (con la multa che può superare i 600 euro), per chi conferisce rifiuti edili, per chi sposta i cassonetti, per chi fruga e “ruba” la spazzatura altrui.
Anche in condominio, l’errato conferimento dei rifiuti negli appositi cassonetti è punibile con una sanzione pecuniaria. In questo caso, la multa viene verbalizzata non al singolo trasgressore ma all’intero condominio che, agli occhi del Comune, risulta il responsabile. A pagare le sanzioni pecuniaria dovrebbe essere l’intero condominio, con l’amministratore condominale che potrebbe poi assegnare il pagamento della multa solo ai trasgressori (solo se individuati).