Tra meno di due mesi, ovvero il 31 luglio, scatterà il fatidico stop alle domande per i contributi post sisma e sono ancora quasi 4000 i sopralluoghi da effettuare nel capoluogo piceno. Senza considerare le eventuali contestazioni delle schede Aedes con richiesta di ripetizione della verifica. E a questo punto appare scontato che, senza una proroga, saranno sicuramente più di 2000 le situazioni che rimarranno nell’incertezza, riguardo l’inagibilità o meno, e che quindi metterano molte famiglia nell’impossibilità di ottenere i contributi per l’eventuale messa in sicurezza (se necessaria) delle proprie abitazioni. Impossibile fare in tempo, ma per ora tutto tace. E nessuno sembra porsi il problema per le centinaia di famiglie che resteranno al palo. Una situazione che preoccupa, ancor più se verrà confermata la tendenza attuale che vede, a fronte di circa 5000 sopralluoghi effettuati, oltre 600 immobili o appartamenti già dichiarati inagibili. Con il dato che lievita costantemente e con 468 famiglie (per un totale di 1088 persone) che nello scorso mese di aprile hanno percepito i contributi di autonoma sistemazione per un totale di 345.246,67 euro.