Con le firme anche delle istituzioni locali per sbloccare il Piano di rilancio e sviluppo per Piceno e Val Vibrata, si alza il velo sui numeri relativi a investimenti e assunzioni previste anche nel territorio piceno. Passano in secondo piano gli annunci e le parole per lasciare spazio alle cifre e ai contenuti, a cominciare dai 1.584 milioni di investimenti previsti complessivamente (tra cui circa 26 milioni di euro di finanziamenti pubblici per le sole aree del Piceno, di cui 17 statali e 9 regionali) e con una previsione di 8.143 nuove assunzioni in totale. Numeri che, sulla carta, dovrebbero rappresentare il primo obiettivo per due territori, Piceno e Val Vibrata, che devono rialzarsi e ricominciare a camminare.
Si riparte, innanzitutto, dalle 756 manifestazioni di interesse a suo tempo presentate da altrettante aziende, delle quali 412 del Piceno e 344 del versante abruzzese. Ma tra queste, circa il 7% delle domande è risultato incompleto. Il totale degli investimenti previsti, come detto, ammonterebbe a 1.584 milioni di euro, relativi al 54% per le proposte picene e al 46% per quelle abruzzesi. Circa la metà degli investimenti programmati (48%) e dell’occupazione (49%) risulta concentrato nelle attività manifatturiere; seguono le attività turistiche (11% di investimenti e 8% di incremento occupazionale). Il 60% del totale delle manifestazioni di interesse presentano investimenti sotto la soglia di 1,5 milioni di euro, assorbendo una fetta esigua sia della spesa, sia dell’occupazione totale. Mentre il 40% delle proposte prevede investimenti sopra 1,5 milioni e sotti i 20 milioni, per un totale di 1.052 milioni di spesa e 5.120 nuovi occupati. Sono 10, inoltre, le proposte che riguardano progetti di investimento superiori ai 20 milioni con una prevista occupazione per 780 addetti. Come anticipato, però, circa il 7% delle domande presentate risulta incompleto.
Il 75% dei proponenti è rappresentato da società già costituite; le società di capitali sono 426, più della metà dei proponenti. Un quarto delle proposte (189) prevede l’aumento della capacità produttiva; oltre il 30% la diversificazione o riqualificazione, equamente distribuiti tra le attività di servizi e l’industria. Le proposte di investimento nei settori produttivi sono 487 (257 Piceno e 230 Val Vibrata). Alto è il numero delle start-up (175 nuove imprese, di cui 127 da costituire) per un totale di circa 285 milioni di investimenti e oltre 1.900 addetti. I progetti con finalità di innovazione (31) e di ricerca e sviluppo sperimentale (39 proposte) insieme rappresentano il 7% sia degli investimenti, sia dell’occupazione. Poco significativi sono gli investimenti in tutela ambientale.
Le assunzioni previste
Entrando nel dettaglio delle varie tipologie di progetti, si vanno anche a scoprire i settori nei quali si intende andare ad effettuare nuove assunzioni. Partendo dalle proposte previste nei settori produttivi per il Piceno, finanziabili in base alla legge 181 del 1989, 1.337 sono i posti di lavoro previsti, per complessivi 317,2 milioni di euro di investimenti. Nello specifico: un progetto per il settore attività estrattive prevede 10 assunzioni e 2.9 milioni di investimento; 57 progetti per le attività manifatturiere prevedono 870 posti di lavoro e 212,6 milioni di investimenti; per la gestione dei rifiuti 6 proposte, 72 assunzioni per 17,8 milioni; per trasporto e magazzinaggio 4 proposte, 21 assunzioni e 10,4 milioni di euro; per alloggio e ristorazione 11 proposte, 241 assunzioni e 56,6 milioni di euro; per informazione e comunicazione 2 proposte, 90 assunzioni e 11,5 milioni di euro; per le attività professionali 2 proposte, 33 assunzioni e 5,1 milioni. Per quel che riguarda le proposte relative alla ricerca e allo sviluppo, in totale le proposte relative al Piceno sono 27 per 140 assunzioni complessive e 35,3 milioni di investimenti. Nel dettaglio: per agricoltura, silvicoltura e pesca 1 proposta, 6 assunzioni e 3 milioni di investimenti; per le attività manifatturiere 18 proposte, 64 assunzioni e 19,9 milioni di investimenti; per le attività di gestione dei rifiuti e risanamento 1 proposta, 30 assunzioni e 5 milioni di euro; per le costruzioni 1 proposta, 2 assunzioni e 500.000 euro; per le attività di alloggio e ristorazione 1 proposta, 5 assunzioni e 1,4 milioni di euro; per servizi di informazione e comunicazione 1 proposta, 10 assunzioni e 800.000 euro; per attività professionali, scientifiche e tecniche 2 proposte, 13 assunzioni e 4,5 milioni; per altre attività di servizi 2 proposte, 10 assunzioni e 96.000 euro. Infine, per l’innovazione nelle piccole e medie imprese, le proposte sono 20 per un totale di 155 assunzioni e 32 milioni e 52 mila euro. Nello specifico: per le attività manifatturiere 6 proposte, 55 assunzioni e 10,2 milioni di investimenti; fornitura di energia elettrica, gas e altro 1 proposta, 6 assunzioni e 1,7 milioni di euro; per le costruzioni 3 proposte, 6 assunzioni e 600.000 euro; per il commercio (riparazione auto e moto) 1 proposta, 6 assunzioni e 1,5 milioni di euro; per attività di alloggio e ristorazione 3 proposte, 31 assunzioni e 5,8 milioni di investimenti; per informazione e comunicazione 1 proposta, nessuna assunzione e 5 milioni di investimento; per l’istruzione 1 proposta, 15 assunzioni e 1,8 milioni di euro; per altre attività di servizi 1 proposta, 20 assunzione e 5 milioni di euro; ci sono, infine, 3 proposte non determinate come tipologia che prevedono 16 assunzioni e 330.000 euro di investimenti.