Area di crisi, verso i primi bandi. Ecco chi potrà essere assunto

E’ prevista per il prossimo 6 luglio, a mezzogiorno, a Roma, la firma dell’accordo di programma per l’Area di crisi complessa. A confermarlo è stata la vice presidente della giunta regionale, Anna Casini, durante il  tavolo di lavoro nella sede di Piceno Consind. Da quel giorno, con la firma dell’accordo, si dovrebbero sbloccare automaticamente i primi bandi per passare all’assegnazione dei finanziamenti in percentuale rispetto agli investimenti e alla sostenibilità dei progetti privati. Bandi che sarebbero – secondo quanto assicurato – già pronti per la pubblicazione.  Da quel momento le aziende che hanno già manifestato il loro interesse ad investire entreranno in ballo ufficialmente garantendo gli investimenti e le assunzioni promessi.

Chi potrà essere assunto

Per quel che riguarda le assunzioni, proprio il Piano di riconversione e riqualificazione industriale definisce chi potrà essere assunto nell’ambito dell’Area di crisi complessa.

“Il bacino dei lavoratori da ricollocare o beneficiari delle azioni di politica attiva del lavoro previste dal Piano – come confermato da delibera di giunta della Regione Marche del 20 marzo 2017 – è costituito da:

1) disoccupati ai sensi del decreto legislativo 150/2015 e successive modificazioni, compresi disoccupati percettori d’indennità, residenti nell’area di crisi industriale complessa «Val Vibrata – Valle del Tronto-Piceno» con riferimento ai relativi Sistemi del lavoro locali;

2) disoccupati ai sensi del decreto legislativo 150/2015 e successive modificazioni, compresi disoccupati percettori d’indennità, a causa di licenziamento per riduzione di personale da parte di unità produttive ubicate nell’area di crisi industriale complessa «Val Vibrata – Valle del Tronto-Piceno» con riferimento ai relativi Sistemi del lavoro locali”.

In altre parole, potranno essere assunti nell’ambito dei progetti presentati per l’Area di crisi i disoccupati (anche chi percepisce indennità di disoccupazione) residenti nei comuni inseriti nell’Area di crisi, ovvero: Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Offida, Roccafluvione, Spinetoli, Venarotta, Comunanza, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montemonaco, Palmiano, Rotella, Acquaviva Picena, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montefiore dell’Aso, Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto, Amandola, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montelparo, Monte Rinaldo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Smerillo. Per l’Abruzzo: Ancarano, Civitella del Tronto, Sant’Egidio alla Vibrata, Valle Castellana, Alba Adriatica, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto, Sant’Omero, Torano Nuovo, Tortoreto, Martinsicuro.

Oppure i disoccupati licenziati per riduzione di personale da aziende con sede nell’Area di crisi (quindi nei comuni sopra indicati).

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