Contributi per gli affitti, richieste tutto l’anno senza più graduatorie

Contributi per gli affitti alle famiglie in difficoltà? Si cambia tutto e adesso scatta il contributo “on demand” e si elimina il meccanismo delle scadenze e delle graduatorie, assegnando invece il sostegno economico sulle locazioni semplicemente a chi inoltra una richiesta all’Arengo documentando la propria difficoltà economica a poter provvedere al pagamento. Il tutto per arrivare ad ottenere fino ad 8000 euro per la chiusura della propria pendenza economica a chiusura del rapporto con il proprietario della casa o fino a 6000 euro per il pagamento dei canoni arretrati accumulatisi. In altre parole, arriva una vera e propria rivoluzione che consente a chiunque sia in evidenti e dimostrabili condizioni di difficoltà economiche di richiedere in qualsiasi momento il contributo regionale previsto, sperando di vedere accolta la richiesta. Ovviamente fino all’esaurimento dei fondi stanziati.

 

A decidere di stravolgere le modalità di richiesta e accesso ai contributi è stata proprio la Regione che ha verificato la mancanza di efficacia del vecchio sistema che non teneva conto dell’improvvisa possibilità per le famiglie di ritrovarsi in difficoltà magari per un licenziamento o la chiusura di un’attività. In base al vecchio metodo, infatti, tutte le richieste dovevano pervenire entro una sola data nell’arco di un anno e poi si doveva aspettare l’anno successivo. Adesso, invece, il bando che l’Arengo si appresta a pubblicare sarà in modalità aperta, al fine di accogliere in qualsiasi momento tutte le domande ammissibili fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

 

In pratica, d’ora in avanti l’Arengo dovrà  istruire le singole domande pervenute in ordine di ricezione, verificare il possesso dei requisiti richiesti, segnalare il fabbisogno emerso alla Regione e richiedere l’erogazione dei fondi che si sono resi necessari per soddisfare le domande pervenute, istruite con esito positivo e liquidate o liquidabili. Le domande pervenute saranno inviate in Regione in tre blocchi: entro l’1 marzo,  entro l’1 giugno ed entro l’1ottobre di ciascun anno. In caso di domande presentate contestualmente e di domande insoddisfatte accumulatesi per esaurimento delle risorse assegnate, le stesse dovranno essere ordinate dal Comune in base alle seguenti priorità: presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia nell’ordine ultrasettantenne, minore, con invalidità accertata per almeno il 74% in carico ai servizi sociali o alle aziende sanitarie locali. A parità di condizioni relative a suddetti criteri prioritari, la graduatoria si comporrà secondo il valore del reddito Isee del nucleo familiare richiedente.

 

Per sanare la morosità incolpevole (accertata dal Comune), qualora il periodo residuo del contratto in essere non sia inferiore a 2 anni , il contributo sarà del 100% dell’insoluto maturato entro il tetto massimo di 8.000 euro. Per corrispondere le mensilità arretrate non pagate al fine di differire lo sfratto almeno di sei mesi, il contributo può variare da 4000 euro per uno slittamento dello sfratto da 6 a 9 mesi e di 6.000 euro da 9 mesi in su.

 

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