Rifiuti, subito le foto-trappole in 4 o 5 zone. Nel mirino soprattutto il centro

Adesso si decidono le prime zone da controllare con le foto-trappole, per il conferimento dei rifiuti, dopo un periodo di tolleranza per consentire un rodaggio generale. Zone che finiranno nel mirino, con multe ai trasgressori, già dalla prossima settimana. Nelle prossime ore, al Comando dei  vigili urbani è previsto un incontro con i referenti di Ascoli servizi comunali per sbloccare concretamente i video-controlli sulla raccolta differenziata e per definire le 4 o 5 zone (tra cui sicuramente il centro storico) che inizialmente ospiteranno le famigerate telecamere proprio per cogliere sul fatto e punire, con una sanzione, i trasgressori. E se molti, dopo la prima fase, si sono adeguati e stanno seguendo in linea di massima le regole e le nuove modalità, ora la vita si farà dura per coloro che, invece, sono abituati ancora a conferire rifiuti in strada senza il rispetto di giorni e orari previsti o addirittura senza differenziare per nulla. Stavolta, l’obiettivo è riuscire a far cambiare idea a chi continua a rifiutare la raccolta differenziata e il sistema porta a porta. Dopo la necessaria approvazione del regolamento sulle riprese video e sulla privacy, con passaggio obbligatorio anche in consiglio comunale, nelle prossime ore è previsto un incontro tecnico per scegliere le prime 4 o 5 zone che saranno monitorate con le telecamere. Dando per scontato che le telecamere ci sono già, messe a disposizione da Ecoinnova, e che ora la procedura per le installazioni è stata sbloccata, a questo punto si tratta di andare ad individuare, proprio attraverso questo summit tecnico, quelle zone della città dove si registra il maggior numero di conferimenti scorretti e quindi si rende necessario intervenire prioritariamente. Nel mirino, sicuramente, ci sono le cosiddette isole per il verde, ovvero quelle aree dove si dovrebbero andare a conferire i piccoli sfalci e le piccole potature ma dove in realtà si stanno creando vere e proprie discariche abusive. Inoltre, l’altra zona problematica, dove verranno piazzate le telecamere, resta quella del centro storico, laddove sono diversificate le criticità. Innanzitutto, – ma su questo si sta chiudendo un occhio – c’è l’uso di sacchetti di vari colori, considerando che molti utenti utilizzano ancora la vecchia fornitura, considerando che si è concesso l’uso dei vecchi sacchetti fino alla fine dell’anno. Ma i veri problemi riguardano ancora diversi cittadini che conferiscono addirittura con i vecchi orari, e quindi la mattina anziché la sera dopo le 21, o addirittura non tengono conto dei giorni depositando l’umido la sera prima della raccolta dell’indifferenziato e viceversa. E’ qui si tratta di intervenire, soprattutto in quelle vie dove in molti casi sono stati anche apposti i talloncini adesivi sui sacchetti con l’invito a conferire in maniera corretta. Il tutto considerando che proprio il cuore della città va tenuto maggiormente sotto controllo anche per una questione d’immagine. Sembra, invece, procedere bene, secondo i riscontri degli addetti ai lavori, il porta a porta nei nuovi quartieri coinvolti, come Borgo Solestà e Porta Cartara, considerando che non si rilevano particolari problemi.

 

Mentre si programma l’installazione delle foto-trappole per videocontrollare i trasgressori che non rispettano le regole del porta a porta, si sta portando avanti anche un monitoraggio a tappeto dei vigili urbani per andare ad incastrare tutti coloro che, invece, preferiscono trasportare i sacchetti di ogni genere nelle zone più periferiche per poi gettarli in strada. Ed in tal senso sono già scattate circa una decina di multe al giorno in questa fase, considerando che chi ha trasgredito si è ingenuamente dimenticato di togliere dai sacchetti evidenti riferimenti come documenti o lettere nelle quali era ricorrente il proprio nome e, quindi, non lasciando dubbi su chi fosse l’autore di quella piccola discarica abusiva a bordo strada. Ovviamente, i casi sarebbero molteplici, ma i vigili agiscono con tutte le precauzioni del caso poiché le sanzioni si possono comminare solo laddove ci siano chiari riferimenti al potenziale trasgressore, proprio per evitare ricorsi.

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