Terremoto, proroga fino a dicembre per richiedere i contributi. Evitata la beffa

Arriva quasi al fotofinish la proroga che eviterà di creare “figli e figliastri” tra i tantissimi ascolani che hanno la casa inagibile o comunque sono ancora in attesa dei sopralluoghi. Il 31 luglio non sará piú il termine ultimo per le verifiche e la relativa presentazione della richiesta di contributi (ovviamente in caso di dichiarata inagibilitá): tutto slitta,  come logica voleva, al prossimo 31 dicembre. Una proroga che arriva all’interno di un pacchetto di provvedimenti che modificano alcune scadenze importanti per l’emergenza e la ricostruzione dopo il terremoto. Uno slittamento dei termini atteso, ma che – come prevedibile – arriva in zona Cesarini, con un emendamento varato dalla Commissione bilancio del Senato al decreto sul Sud.

La scadenza per la presentazione dei progetti con le domande di contributo per la riparazione delle case che hanno subito danni lievi, fissata al 31 luglio è stata, come detto, posticipata alla fine dell’anno. Lo stesso termine entro il quale bisogna presentare le domande per i contributi alla ricostruzione delle abitazioni con danni gravi. Non trascurabile è la proroga dello stato di emergenza negli oltre cento comuni del cratere, che scadeva il 9 agosto. Le condizioni particolari, che permettono di agire in deroga a molte norme anche contabili e da cui dipendono anche il contributo di autonoma sistemazione e l’alloggio degli sfollati negli hotel (sempre che la casa di abitazione sia inagibile), sono state estese  per altri sette mesi. Lo stato di emergenza terminerà, salvo ulteriori slittamenti, a fine febbraio del 2018.

La proroga della scadenza per le domabde di contributo sui danni lievi subiti dalle abitazioni inagibili, di fatto, va a tutelare almeno 1500 situazioni che devono ancora essere verificate, considerando che ci sono ancheci tempi tecnici doppi necessarivper le schede Fast (prima) e Aedes (poi). Viaggiando ad una media di circa 600 verifiche al mese, era praticamente impossibile concludere il tutto entro il 31 luglio ed ora serviranno almeno altri tre mesi. Gli addetti ai lavori, del resto, davano per scontata una proroga last minute a beneficio di tutti coloro che avevano  presentato richiesta ma non avevano ancora ricevuto il sopralluogo.

Sono ancira numerose le verifiche da effettuare, nonostante finora gli uffici tecnici comunali abbiano lavorato a testa bassa, in una corsa contro il tempo caratterizzata da segnalazioni, verifiche, procedure, ordinanze e ogni annessa complicazione. Oltre 10.000, da agosto alla scadenza del 31 marzo, le segnalazioni arrivate sulle scrivanie dellUfficio preposto dellArengo, tra quelle iniziali con i primi moduli, quelle successive con i moduli indicati dalla Protezione civile e anche le segnalazioni arrivate attraverso i vigili del fuoco. Complessivamente le istanze pervenute, tra vecchi e nuovi moduli e segnalazioni  più di 1.500 – ai vigili del fuoco con relativi sopralluoghi per la sicurezza, sono state oltre 10.000 (tra cui anche doppie richieste da parte di qualcuno). Di queste, però, sono 6.867 quelle presentate ufficialmente allArengo con i moduli autorizzati dalla Protezione civile per richieste di sopralluoghi a partire da agosto fino a marzo (dalle scosse estive fino a quelle di gennaio). Una massa di richieste che ha messo in serie difficoltà tutta la macchina operativa, considerando che forse Ascoli, seguita a ruota da Macerata, rappresenta la città maggiormente colpita, ovviamente a livello di quantità di danni lievi, tra quelle più grandi delle aree attorno al cratere. Ecco perché, a questo punto, questa proroga arriva come manna dal cielo.

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