Terremoto e assicurazione, l’indennizzo in bilancio scende da 5 a 4 milioni

Non sarà di 5 milioni di euro l’indennizzo all’Arengo per i danni causati dal terremoto al patrimonio comunale. Una conferma, in tal senso, arriva dalle ultime variazioni di bilancio approvate dalla giunta nelle quali figura, sempre quale previsione, un abbassamento dell’atteso indennizzo assicurativo da 5 a 4 milioni di euro. Con la copertura del milione mancante per far quadrare i conti che arriva, invece, dagli utili dell’Ascoli reti gas. Ovvero la società comunale proprietaria della rete di distribuzione del gas. Si abbassano, dunque, anche le reali aspettative rispetto al possibile indennizzo dopo che, per alcuni mesi, si era addirittura ipotizzato di andare ad incassare anche più dei 5 milioni di massimale, considerando la possibilità – prevista – di un surplus di altri 3 milioni. E proprio questi soldi dell’indennizzo assicurativo rappresentavano e rappresentano uno dei salvagenti (insieme agli introiti dalla vendita di Piceno gas alla Estra) per il bilancio 2017.

 

Stando alla vecchia polizza assicurativa contro i rischi, stipulata dall’Arengo, il massimale era di 5 milioni, ma con un surplus possibile di altri tre: una cifra, dunque, che era stata inserita in bilancio proprio per 5 milioni ma che teoricamente avrebbe potuto essere anche più alta, fino ad arrivare a 8 milioni di euro. In tal senso, il Comune si è avvalso anche di una società specializzata per la stima dei danni subiti. Ma con l’ultima variazione, ecco che ora l’indennizzo scende a 4 milioni di euro.

Oltre alle procedure tradizionali, infatti, l’Arengo ha giocato anche la partita (tutt’ora in corso) legata all’assicurazione sul patrimonio comunale. Se, infatti, i privati attendono di avere riscontri precisi riguardo la possibilità di ottenere un sostegno economico per risanare i propri edifici danneggiati, l’Amministrazione comunale si è mossa, nel frattempo, anche su quest’altra strada legata all’indennizzo per la copertura dei danni subiti dal patrimonio comunale.

In tal senso, dopo l’arrivo in città dei periti della compagnia assicuratrice, per valutare i danni registrati riguardo gli immobili comunali, l’Amministrazione comunale ha anche deciso di affidarsi ad una società specializzata (pagata in percentuale, del 6%, rispetto all’indennizzo che si incasserà) per affiancare, come perito di parte, l’Ufficio tecnico nella valutazione dei danni procurati dal sisma al patrimonio dell’ente.

 

Le aspettative dell’Arengo, comunque, restano alte su questo versante. Ma evidentemente per non il massimo ottenibile, rispetto a qualche tempo fa quando lo stesso sindaco, attraverso un suo intervento su un blog nazionale, aveva dichiarato tra le altre cose che “… il massimale era di 5 milioni, ma con un surplus possibile di altri tre: quindi stiamo verificando e documentando tutti i danni degli edifici di proprietà del Comune, per inviare in tempi rapidissimi le indicazioni di spesa. Gli 8 milioni totali di cui potremo disporre credo che saranno più che sufficienti a riparare i danni materiali del sisma. Senza gravare sulla collettività nazionale”. Chiaramente, però, tra le aspettative e il risultato finale ora c’è da capire come si uscirà dalla trattativa con la compagnia assicuratrice per il riconoscimento dei danni, considerando anche che nella polizza si fa riferimento anche ad una somma massimale di 500.000 euro per ciascun fabbricato riconosciuto danneggiato.

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