Gli appartamenti da affittare non ci sono più… E tutto questo mentre le famiglie sfollate chiedono di poter rientrare in città o riavvicinarsi ai comuni d’origine devastatati dal terremoto. Un anno o poco più dopo le prime terribili scosse, suona il campanello d’allarme per l’emergenza alloggi nel capoluogo piceno. Nell’elenco delle disponibilità a disposizione dell’Arengo, sono praticamente inesistenti gli appartamenti utilizzabili per le persone che hanno perso la casa per colpa del sisma e cercano di rimanere in città o – nel caso di abitanti di Acquasanta, Arquata e Accumoli – di riavvicinarsi dalla costa per cercare di tornare per quanto possibile alla normalità. E la criticità legata agli alloggi è esasperata dal fatto che alle sollecitazioni e richieste di case per tornare ad Ascoli sono affiancate dalle crescenti nuove richieste in maniera consistente proprio per il susseguirsi dei sopralluoghi e delle conseguenti ordinanze di evacuazione. Che Ascoli sia in una fase di emergenza per quel che riguarda la disponibilità di alloggi per le famiglie sfollate risulta confermato dalla mancanza di disponibilità, o quasi, nell’apposito elenco che viene gestito dalla polizia municipale attraverso il responsabile del servizio sistemazioni post-sisma e del servizio Protezione civile comunale, il maggiore Giancarlo Silvestri. “E’ una situazione di estrema emergenza – spiega Silvestri – perché dopo l’estate ci stanno arrivando tantissime richieste anche da famiglie originarie dell’entroterra, come ad esempio Acquasanta, Arquata e Accumoli, che vogliono riavvicinarsi dalle strutture ricettive sulla costa, anche per questioni logistiche legate al lavoro e alla scuola. In molti casi, si stanno reiscrivendo i figli in scuole ad Ascoli e questo comporta l’esigenza di evitare gli spostamenti quotidiani. Purtroppo, però, gli appartamenti messi a disposizione attraverso il nostro apposito elenco sono praticamente finiti. Ci sono rimaste alcune case isolate in zone di campagna, ma non sono gradite considerando anche la volontà di socializzare e di integrarsi. E a queste richieste vanno aggiunte quelle che arrivano anche dalle nuove famiglie sfollate, proprio in questi giorni, a seguito di ulteriori verifiche e dichiarazioni di inagibilità degli edifici…”. Per capire la consistenza delle richieste di appartamenti in affitto, basti pensare che nello scorso mese di luglio in elenco c’erano una trentina di appartamenti messi a disposizione, attraverso l’apposito ufficio dell’Arengo nel Comando dei vigili urbani, per gli ascolani chiamati a lasciare le abitazioni dichiarate inagibili. Appartamenti che potevano essere utilizzati da chi avesse richiesto il contributo di autonoma sistemazione e cercasse, dunque, una soluzione alternativa. Ebbene, dopo circa un mese, gli appartamenti rimasti si contano sulle dita di una mano. E questo avviene proprio nel momento in cui le richieste si moltiplicano sia per l’incremento graduale delle famiglie ascolane sfollate a seguito degli ultimi sopralluoghi sia, come detto, per la volontà di riavvicinarsi all’entroterra, anche per questioni lavorative e scolastiche, da parte di chi finora è stato ospitato in strutture ricettive lungo la costa. L’appello che arriva dall’Arengo attraverso il responsabile del servizio per le sistemazioni post-sisma, Giancarlo Silvestri, è rivolto a tutti i proprietari di appartamenti inutilizzati, soprattutto in determinate zone della città per le quali arrivano molte richieste, affinché facciano un passo avanti e consentano l’inserimento delle abitazioni libere nell’elenco comunale.
“E’ importante – spiega Silvestri – che si facciano avanti coloro che hanno un appartamento da affittare in città, per far sì che si possano sistemare le numerose famiglie intenzionate a rientrare o a venire ad abitare nel capoluogo. Le zone maggiormente richieste sono quelle dei quartieri periferici ma vicini al centro, come Porta Maggiore, Campo Parignano e Borgo Solestà. Ma qualcuno chiede anche Monticelli. Un po’ meno le richieste di case in centro storico”. Per far sì che si possa garantire una risposta all’emergenza, gli interessati ad affittare gli appartamenti liberi possono contattare il Servizio comunale preposto al numero telefonico 328.0468780. Naturalmente, poi, l’Arengo fungerà esclusivamente da “mediatore”, nel senso che proporrà alle famiglie richiedenti le varie soluzioni presenti nell’apposito elenco.